Page 330 - Giorgio Vasari
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di fuori in seteria, e similmente in quella che è in sul canto del canale
della medesima sorte. È di mano di Spinello ancora, in una facciata
dello spedale dello Spirito Santo, una storia quando gli Apostoli lo
ricevono che è molto bella, e così le due storie da basso, dove S.
Cosimo e S. Damiano tagliano a un moro morto una gamba sana, per
appiccarla a un infermo a chi eglino ne avevano tagliato una fracida;
e parimente il Noli me tangere bellissimo, che è nel mezzo di quelle
due opere.
Nella Compagnia de' Puraccioli, sopra la piazza di S. Agostino, fece in
una capella una Nunziata molto ben colorita e nel chiostro di quel
convento lavorò a fresco una Nostra Donna et un S. Iacopo e S.
Antonio, e ginocchioni vi ritrasse un soldato armato, con queste
parole: "Hoc opus fecit fieri Clemens Pucci de Monte Catino, cuius
corpus iacet hic, etc. Anno Domini 1367, Die XV Mensis Maii".
Similmente la capella che è in quella chiesa, di S. Antonio con altri
santi, si conosce alla maniera che sono di mano di Spinello; il quale
poco poi nello spedale di S. Marco, che oggi è monasterio delle
monache di S. Croce per esser il loro monasterio che era di fuori stato
gettato per terra, dipinse tutto un portico con molte figure e vi
ritrasse per un S. Gregorio papa, che è a canto a una misericordia,
papa Gregorio Nono di naturale.
La capella di San Iacopo e Filippo, che è in San Domenico della
medesima città entrando in chiesa, fu da Spinello lavorata in fresco
con bella e risoluta pratica, come ancora fu il Sant'Antonio dal mezzo
in su, fatto nella facciata della chiesa sua, tanto bello che par vivo, in
mezzo a quattro storie della sua vita; le quali medesime storie e
molte più della vita pur di Sant'Antonio, sono di mano di Spinello
similmente nella chiesa di San Giustino, nella capella di Sant'Antonio.
Nella chiesa di San Lorenzo fece da una banda alcune storie della
Madonna, e fuor della chiesa la dipinse a sedere, lavorando a fresco
molto graziosamente. In uno spedaletto, dirimpetto alle monache di
Santo Spirito, vicino alla porta che va a Roma, dipinse un portico
tutto di sua mano, mostrando in un Cristo morto in grembo alle Marie
tanto ingegno e giudizio nella pittura, che si conosce avere
paragonato Giotto nel disegno et avanzatolo di gran lunga nel