Page 324 - Giorgio Vasari
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dipintore. Consiglieri furono Bernardo Daddi e Iacopo di Casentino,
dipintori; e camarlinghi Consiglio Gherardi e Domenico Pucci,
dipintori".
Creata la detta compagnia in questo modo, di consenso de' capitani e
degl'altri fece Iacopo di Casentino la tavola della loro capella,
facendo in essa un S. Luca che ritrae la Nostra Donna in un quadro e
nella predella da un lato gl'uomini della Compagnia e dall'altro tutte
le donne ginocchioni. Da questo principio, quando raunandosi e
quando no, ha continuato questa Compagnia insino a che ella si è
ridotta al termine che ell'è oggi, come si narra ne' nuovi capitoli di
quella approvati dall'illustrissimo signor duca Cosimo, protettore
benignissimo di queste arti del disegno.
Finalmente Iacopo, essendo grave d'anni e molto affaticato, se ne
tornò in Casentino e si morì in Pratovecchio d'anni ottanta, e fu
sotterrato da' parenti e dagl'amici in S. Agnolo, Badia fuor di
Pratovecchio dell'Ordine di Camaldoli. Il suo ritratto era nel Duomo
vecchio di mano di Spinello in una storia de' Magi. E della maniera del
suo disegnare n'è saggio nel nostro libro.
FINE DELLA VITA DI IACOPO DI CASENTINO