Page 323 - Giorgio Vasari
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pace  et  in  guerra  avevano  grandi  et  onorate  cose  fatto  per  quella
               città.  Similmente  lavorò  nella  Pieve,  sotto  l'organo,  la  storia  di  S.
               Matteo e molte altre opere assai. E così, facendo per tutta la città
               opere di sua mano, mostrò a Spinello Aretino i principii di quell'arte
               che  a  lui  fu  insegnata  da  Agnolo  e  che  Spinello  insegnò  poi  a

               Bernardo  Daddi,  che  nella  città  sua  lavorando  l'onorò  di  molte
               bell'opere  di  pittura,  le  quali,  aggiunte  all'altre  sue  ottime  qualità,
               furono cagione che egli fu molto onorato da' suoi cittadini, che molto

               l'adoperarono nei magistrati et altri negozii publici.
               Furono le pitture di Bernardo molte et in molta stima, e prima in S.

               Croce la capella di S. Lorenzo e di S. Stefano de' Pulci e Berardi e
               molte  altre  pitture  in  diversi  luoghi  di  detta  chiesa.  Finalmente,
               avendo  sopra  le  porte  della  città  di  Fiorenza  dalla  parte  di  dentro
               fatto alcune pitture, carico d'anni si morì et in S. Felicita ebbe onorato

               sepolcro l'anno 1380.
               Ma  tornando  a  Iacopo,  oltre  alle  cose  dette,  al  tempo  suo  ebbe

               principio, l'anno 1350, la Compagnia e Fraternita de' pittori; perché i
               maestri che allora vivevano, così della vecchia maniera greca come
               della nuova di Cimabue, ritrovandosi in gran numero e considerando
               che  l'arti  del  disegno  avevano  in  Toscana,  anzi,  in  Fiorenza  propria

               avuto il loro rinascimento, crearono la detta Compagnia sotto il nome
               e  protezzione  di  S.  Luca  Evangelista,  sì  per  rendere  nell'oratorio  di
               quella lode e grazie a Dio, e sì anco per trovarsi alcuna volta insieme
               e sovenire così nelle cose dell'anima come del corpo a chi, secondo i

               tempi, n'avesse di bisogno. La qual cosa è anco per molte arti in uso
               a Firenze, ma era molto più anticamente. Fu il primo loro oratorio la
               capella  maggiore  dello  spedale  di  S.  Maria  Nuova,  il  quale  fu  loro
               concesso dalla famiglia de' Portinari. E quelli che primi con titolo di

               Capitani governarono la detta Compagnia, furono sei, et in oltre due
               consiglieri  e  due  camarlinghi;  come  nel  vecchio  libro  di  detta
               Compagnia,  cominciato  allora,  si  può  vedere.  Il  primo  capitolo  del
               quale comincia così: "Questi capitoli et ordinamenti furono trovati e

               fatti da' buoni e discreti uomini dell'Arte de' Dipintori di Firenze et al
               tempo  di  Lapo  Gucci  dipintore,  Vanni  Cinuzzi  dipintore,  Corsino
               Buonaiuti  dipintore,  Pasquino  Cenni  dipintore,  Segnia  d'Antignano
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