Page 318 - Giorgio Vasari
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varietà  delle  teste  et  in  tutte  l'altre  parti.  Non  lungi,  le  donne
               dell'oste  anch'elleno  non  potrebbono  essere  fatte  con  più  grazia
               avendole fatte Antonio con certi abiti spediti e con certi modi tanto
               proprii  di  donne  che  stiano  per  servigio  d'osterie,  che  non  si  può
               immaginare meglio. Né può più piacere di quello che faccia l'istoria

               parimente,  dove  i  canonici  del  Duomo  di  Pisa,  in  abiti  bellissimi  di
               que'  tempi  et  assai  diversi  da  quegli  che  s'usano  oggi  e  molto
               graziati, ricevono a mensa S. Ranieri, essendo tutte le figure fatte con

               molta considerazione. Dove poi è dipinta la morte di detto Santo, è
               molto  bene  espresso  non  solamente  l'effetto  del  piangere,  ma
               l'andare similmente di certi Angeli, che portano l'anima di lui in cielo,
               circondati da una luce splendidissima e fatta con bella invenzione. E
               veramente non può anche se non maravigliarsi chi vede, nel portarsi

               dal  clero  il  corpo  di  quel  Santo  al  duomo,  certi  preti  che  cantano,
               perché  nei  gesti,  negl'atti  della  persona  et  in  tutti  i  movimenti
               facendo diverse voci, somigliano con maravigliosa proprietà un coro

               di  cantori.  Et  in  questa  storia  è,  secondo  che  si  dice,  il  ritratto  del
               Bavero. Parimente i miracoli che fece Ranieri nell'esser portato alla
               sepoltura,  e  quelli  che  in  un  altro  luogo  fa  essendo  già  in  quella
               collocato  nel  Duomo,  furono  con  grandissima  diligenza  dipinti  da
               Antonio, che vi fece ciechi che ricevono la luce, rattratti che rianno la

               disposizione delle membra, oppressi dal demonio che sono liberati, et
               altri  miracoli  espressi  molto  vivamente.  Ma  fra  tutte  l'altre  figure
               merita con maraviglia essere considerato un idropico, perciò che col

               viso secco, con le labbra asciutte e col corpo enfiato e tale che non
               potrebbe  più  di  quello  che  fa  questa  pittura  mostrare  un  vivo  la
               grandissima sete degl'idropici e gl'altri effetti di quel male. Fu anche
               cosa mirabile in que' tempi una nave che egli fece in quest'opera, la
               quale,  essendo  travagliata  dalla  fortuna,  fu  da  quel  Santo  liberata,

               avendo in essa fatto prontissime tutte l'azzioni de' marinari e tutto
               quello che in cotali accidenti e travagli suol avvenire. Alcuni gettano,
               senza pensarvi, all'ingordissimo mare le care merci con tanti sudori

               fatigate, altri corre a provedere il legno che sdruce, et insomma altri
               a altri uffizii marinareschi, che tutti sarei troppo lungo a raccontare;
               basta,  che  tutti  sono  fatti  con  tanta  vivezza  e  bel  modo  ch'è  una
               maraviglia. In questo medesimo luogo, sotto la vita de' Santi padri
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