Page 285 - Giorgio Vasari
P. 285
VITA D'ANDREA DI CIONE ORGAGNA PITTORE, SCULTORE ET
ARCHITETTO FIORENTINO
Rade volte un ingegnoso è eccellente in una cosa che non possa
agevolmente apprendere alcun'altra, e massimamente di quelle che
sono alla prima sua professione somiglianti, e quasi procedente da un
medesimo fonte; come fece l'Orgagna fiorentino il quale fu pittore,
scultore, architetto e poeta, come di sotto si dirà. Costui, nato in
Fiorenza, cominciò ancora fanciulletto a dar opera alla scultura sotto
Andrea Pisano, e seguitò qualche anno; poi, essendo disideroso, per
fare vaghi componimenti d'istorie, d'esser abondante nell'invenzioni,
attese con tanto studio al disegno, aiutato dalla natura che volea
farlo universale, che (come una cosa tira l'altra) provatosi a dipignere
con i colori a tempera et a fresco, riuscì tanto bene, con l'aiuto di
Bernardo Orgagna suo fratello, che esso Bernardo lo tolse in
compagnia a fare in S. Maria Novella nella capella maggiore, che
allora era della famiglia de' Ricci, la vita di Nostra Donna; la quale
opera finita fu tenuta molto bella, se bene per trascuraggine di chi
n'ebbe poi cura, non passarono molti anni che, essendo rotti i tetti, fu
guasta dall'acque e perciò fatta nel modo ch'ell'è oggi, come si dirà al
luogo suo, bastando per ora dire che Domenico Grillandai, che la
ridipinse, si servì assai dell'invenzioni che v'erano dell'Orgagna. Il
quale fece anche in detta chiesa, pure a fresco, la capella degli
Strozzi, che è vicina alla porta della sagrestia e delle campane, in
compagnia di Bernardo suo fratello. Nella quale cappella, a cui si
saglie per una scala di pietra, dipinse in una facciata la gloria del
Paradiso con tutti i Santi e con varii abiti et acconciature di que'
tempi. Nell'altra faccia fece l'Inferno, con le bolgie, centri et altre
cose descritte da Dante, del quale fu Andrea studiosissimo. Fece nella
chiesa de' Servi della medesima città, pur con Bernardo, a fresco la
capella della famiglia de' Cresci et in San Pier Maggiore, in una tavola
assai grande, l'incoronazione di Nostra Donna; et in San Romeo
presso alla porta del fianco una tavola.
Similmente, egli e Bernardo suo fratello insieme, dipinsero a fresco la