Page 234 - Giorgio Vasari
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cagione che gli fu data a fare a tempera la tavola dell'altar maggiore
della detta Pieve; dove in cinque quadri di figure grandi quanto il vivo
fino al ginocchio, fece la Nostra Donna col Figliuolo in braccio, e S.
Giovanni Batista e S. Matteo dall'uno de' lati, e dall'altro il Vangelista
e S. Donato, con molte figure piccole nella predella e di sopra nel
fornimento della tavola, tutte veramente belle e condotte con
bonissima maniera.
Questa tavola, avendo io rifatto tutto di nuovo a mie spese e di mia
mano l'altar maggiore di detta Pieve, è stata posta sopra l'altar di S.
Cristofano a' piè della chiesa. Né voglio che mi paia fatica di dire in
questo luogo, con questa occasione e non fuor di proposito, che
mosso io da pietà cristiana e dall'affezzione che io porto a questa
venerabile chiesa collegiata et antica, e per avere io in quella
apparato nella mia prima fanciullezza i primi documenti, e perché in
essa sono le reliquie de' miei passati, che mosso, dico, da queste
cagioni, e dal parermi che ella fusse quasi derelitta, l'ho di maniera
restaurata, che si può dire ch'ella sia da morte tornata a vita; perché
oltre all'averla illuminata, essendo oscurissima, con avere accresciuto
le finestre che prima vi erano e fattone dell'altre, ho levato anco il
coro, che essendo dinanzi occupava gran parte della chiesa, e, con
molta sodisfazione di que' signori Canonici, postolo dietro l'altar
maggiore. Il quale altare nuovo essendo isolato, nella tavola dinanzi
ha un Cristo che chiama Pietro et Andrea dalle reti, e dalla parte del
coro è in un'altra tavola S. Giorgio che occide il serpente. Dagli lati
sono quattro quadri, et in ciascuno d'essi due Santi grandi quanto il
naturale. Sopra, poi, e da basso nelle predelle è una infinità d'altre
figure, che per brevità non si raccontano. L'ornamento di questo
altare è alto braccia tredici, e la predella alta braccia due. E perché
dentro è vòto e vi si va con una scala per uno uscetto di ferro molto
bene accommodato, vi si serbano molte venerande reliquie, che di
fuori si possono vedere per due grate che sono dalla parte dinanzi; e
fra l'altre vi è la testa di S. Donato vescovo e protettor di quella città;
e in una cassa di mischio di braccia tre, la quale ho fatta fare di
nuovo, sono l'ossa di quattro Santi; e la predella dell'altare, che a
proporzione lo cinge tutto intorno intorno, ha dinanzi il tabernacolo o