Page 203 - Giorgio Vasari
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O, dissi lui, non se' tu Oderigi,
l'onor d'Agobbio e l'onor di quell'arte,
ch'alluminare è chiamata in Parigi?
Frate, diss'egli, più ridon le carte
che pennelleggia Franco Bolognese:
l'onor è tutto or suo, e mio in parte.
Il Papa avendo veduto queste opere, e piacendogli la maniera di
Giotto infinitamente, ordinò che facesse intorno intorno a S. Piero
istorie del Testamento Vecchio e Nuovo: onde cominciando, fece
Giotto a fresco l'Angelo, di sette braccia, che è sopra l'organo e molte
altre pitture, delle quali parte sono da altri state restaurate a' dì
nostri, e parte nel rifondare le mura nuove, o state disfatte o
trasportate dall'edifizio vecchio di S. Piero fin sotto l'organo: come
una Nostra Donna in muro, la quale perché non andasse per terra, fu
tagliato attorno il muro et allacciato con travi e ferri, e così levata, e
murata poi, per la sua bellezza, dove volle la pietà et amore che
porta alle cose eccellenti dell'arte messer Niccolò Acciaiuoli, dottore
fiorentino, il quale di stucchi e d'altre moderne pitture adornò
riccamente quest'opera di Giotto. Di mano del quale ancora fu la
nave di musaico ch'è sopra le tre porte del portico nel cortile di S.
Piero, la quale è veramente miracolosa e meritamente lodata da tutti
i belli ingegni, perché in essa, oltre al disegno, vi è la disposizione
degli Apostoli, che in diverse maniere travagliano per la tempesta del
mare, mentre soffiano i venti in una vela, la quale ha tanto rilievo,
che non farebbe altrettanto una vera; e pure è difficile avere a fare di
que' pezzi di vetri una unione, come quella che si vede ne' bianchi e
nell'ombre di sì gran vela, la quale col pennello, quando si facesse
ogni sforzo, a fatica si pareggerebbe; senzaché in un pescatore, il
quale pesca in sur uno scoglio a lenza, si conosce nell'attitudine una
pacienza estrema propria di quell'arte, e nel volto la speranza e la
voglia di pigliare. Sotto questa opera sono tre archetti in fresco, de'