Page 199 - Giorgio Vasari
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tutti quattro gl'angoli della volta di sopra, dove è il corpo di S.
Francesco, e tutte con invenzioni capricciose e belle: nella prima è S.
Francesco glorificato in cielo con quelle virtù intorno, che a voler
esser perfettamente nella grazia di Dio sono richieste; da un lato
l'Ubidienza mette al collo d'un frate, che le sta inanzi ginocchioni, un
giogo, i legami del quale sono tirati da certe mani al cielo, e
mostrando, con un dito alla bocca, silenzio, ha gl'occhi a Gesù Cristo
che versa sangue dal costato; et in compagnia di questa virtù sono la
Prudenza e l'Umiltà, per dimostrare che dove è veramente
l'ubidienza, è sempre l'umiltà e la prudenza che fa bene operare ogni
cosa. Nel secondo angolo è la Castità, la quale standosi in una
fortissima ròcca, non si lascia vincere né da regni, né da corone, né
da palme che alcuni le presentano; a' piedi di costei è la Mondizia che
lava persone nude, e la Fortezza va conducendo genti a lavarsi e
mondarsi. Appresso alla Castità è da un lato la Penitenza che caccia
Amore alato con una disciplina, e fa fuggire la Imondizia. Nel terzo
luogo è la Povertà, la quale va coi piedi scalzi calpestando le spine;
ha un cane che le abbaia dietro, e intorno un putto che le tira sassi,
et un altro che le va accostando con un bastone certe spine alle
gambe; e questa Povertà si vede esser quivi sposata a S. Francesco,
mentre Gesù Cristo le tiene la mano, essendo presenti non senza
misterio la Speranza e la Castità. Nel quarto et ultimo dei detti luoghi
è un S. Francesco pur glorificato, vestito con una tonicella bianca da
diacono, e come trionfante in cielo in mezzo a una multitudine
d'Angeli che intorno gli fanno coro, con uno stendardo nel quale è una
croce con sette stelle, e in alto è lo Spirito Santo. Dentro a ciascuno
di questi angoli sono alcune parole latine che dichiarano le storie.
Similmente oltre i detti quattro angoli, sono nelle facciate dalle bande
pitture bellissime e da essere veramente tenute in pregio, sì per la
perfezzione che si vede in loro, e sì per essere state con tanta
diligenza lavorate, che si sono insino a oggi conservate fresche. In
queste storie è il ritratto d'esso Giotto molto ben fatto, e sopra la
porta della sagrestia è di mano del medesimo pur a fresco un S.
Francesco che riceve le stimate, tanto affettuoso e divoto, che a me
pare la più eccellente pittura che Giotto facesse in quell'opere, che