Page 1984 - Giorgio Vasari
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bel suggetto mi agevolassi molto di facultà, o che (e questo dovevo
preporre a ogn'altra cosa) la grazia di Dio mi somministrassi le forze,
io la presi. E come si è veduto la condussi contra l'openione di molti
in molto manco tempo, non solo che io avevo promesso e che
meritava l'opera, ma neanche io, o pensassi mai sua eccellenza
illustrissima. Ben mi penso che ne venissi maravigliata e
sodisfattissima, perché venne fatta al maggior bisogno et alla più
bella occasione che gli potessi occorrere, e questa fu, acciò si sappia
la cagione di tanta sollecitudine, che avendo prescritto il maritaggio
che si trattava dello illustrissimo Principe nostro con la figliuola del
passato Imperatore, e sorella del presente, mi parve debito mio far
ogni sforzo che in tempo et occasione di tanta festa, questa che era
la principale stanza del palazzo, e dove si avevano a far gli atti più
importanti, si potessi godere. E qui lascerò pensare non solo a chi è
dell'arte, ma a chi è fuora ancora pur che abbi veduto la grandezza e
varietà di quell'opera, la quale occasione terribilissima e grande,
doverrà scusarmi se io non avessi per cotal fretta satisfatto
pienamente in una varietà così grande di guerre in terra et in mare,
espugnazioni di città, batterie, assalti, scaramuccie, edificazioni di
città, consigli publici, cerimonie antiche e moderne, trionfi, e tante
altre cose che non che altro gli schizzi, disegni e cartoni di tanta
opera richiedevano lunghissimo tempo, per non dir nulla de' corpi
ignudi, nei quali consiste la perfezzione delle nostre arti, né de' paesi
dove furono fatte le dette cose dipinte, i quali ho tutti avuto a ritrarre
di naturale in sul luogo e sito proprio, sì come ancora ho fatto molti
capitani generali, soldati et altri capi che furono in quelle imprese che
ho dipinto. Et insomma ardirò dire che ho avuto occasione di fare in
detto palco quasi tutto quello che può credere pensiero e concetto
d'uomo, varietà di corpi, visi, vestimenti, abigliamenti, celate, elmi,
corazze, acconciature di capi diverse, cavalli, fornimenti, barde,
artiglierie d'ogni sorte, navigazioni, tempeste, pioggie, nevate, e
tante altre cose che io non basto a ricordarmene, ma chi vede
quest'opera può agevolmente immaginarsi quante fatiche e quante
vigilie abbia sopportato in fare con quanto studio ho potuto
maggiore, circa quaranta storie grandi, et alcune di loro in quadri di
braccia dieci per ogni verso, con figure grandissime, et in tutte le