Page 1981 - Giorgio Vasari
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con ordine del Tasso intagliatore et allora architetto del palazzo; ma
era stato posto il tetto tanto basso, che tutte quelle stanze avevano
poco sfogo et erano nane affatto, ma perché l'alzare i cavagli et il
tetto era cosa lunga, consigliai che si facesse uno spartimento e
ricinto di travi con sfondati grandi di braccia due e mezzo fra i cavagli
del tetto, e con ordine di mensole per lo ritto che facessono
fregiatura circa a due braccia sopra le travi; la qual cosa piacendo
molto a sua eccellenza, diede ordine subito che così si facesse, e che
il Tasso lavorasse i legnami et i quadri, dentro ai quali si aveva a
dipignere la geneologia degli dei, per poi seguitare l'altre stanze.
Mentre dunque che si lavoravano i legnami di detti palchi, avuto
licenza dal Duca, andai a starmi due mesi fra Arezzo e Cortona, parte
per dar fine ad alcuni miei bisogni e parte per fornire un lavoro in
fresco cominciato in Cortona nelle facciate e volta della Compagnia
del Gesù. Nel qual luogo feci tre istorie della vita di Gesù Cristo, e
tutti i sacrificii stati fatti a Dio nel Vecchio Testamento da Caino et
Abel infino a Nemia profeta, dove anche in quel mentre accomodai di
modelli e disegni la fabrica della Madonna Nuova fuor della città. La
quale opera del Gesù finita, tornai a Fiorenza con tutta la famiglia
l'anno 1555, al servizio del duca Cosimo; dove cominciai e finii i
quadri e le facciate et il palco di detta sala di sopra chiamata degli
Elementi, facendo nei quadri, che sono undici, la castrazione di Cielo
per l'Aria, et in un terrazzo a canto a detta sala feci nel palco i fatti di
Saturno e di Opi, e poi nel palco d'un'altra camera grande tutte le
cose di Cerere e Proserpina; in una camera maggiore, che è allato a
questa, similmente nel palco, che è ricchissimo, istorie della dea
Berecinzia e di Cibele col suo trionfo e le 4 stagioni, e nelle facce tutti
e dodici mesi. Nel palco d'un'altra, non così ricca, il nascimento di
Giove, il suo essere nutrito dalla capra Alfea, col rimanente dell'altre
cose di lui più segnalate. In un altro terrazzo a canto alla medesima
stanza, molto ornato di pietre e di stucchi, altre cose di Giove e
Giunone. E finalmente nella camera che segue il nascere d'Ercole con
tutte le sue fatiche, e quello che non si poté mettere nel palco si mise
nelle fregiature di ciascuna stanza, o si è messo ne' panni d'arazzo
che il signor Duca ha fatto tessere con mia cartoni a ciascuna stanza,