Page 1958 - Giorgio Vasari
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molti signori, ambasciadori, principi et altri personaggi che lo stanno
               a vedere mangiare, ritrassi il duca Alessandro de' Medici per memoria
               de' beneficii e favori che io aveva da lui ricevuti, e per essere stato
               chi egli fu, e con esso molti amici miei; e fra coloro che servono a
               tavola,  poveri,  ritrassi  alcuni  frati  miei  domestici  di  quel  convento,

               come di forestieri che mi servivano, dispensatore, canovaio, et altri
               così fatti, e così l'abate Serraglio, il generale don Cipriano da Verona
               et il Bentivoglio. Parimente ritrassi il naturale ne' vestimenti di quel

               Pontefice,  contrafacendo  velluti,  damaschi  et  altri  drappi  d'oro  e  di
               seta  d'ogni  sorte.  L'apparecchio  poi,  vasi,  animali  et  altre  cose  feci
               fare  a  Cristofano  dal  Borgo,  come  si  disse  nella  sua  vita.  Nella
               seconda storia cercai fare di maniera le teste, i panni et i casamenti,
               oltre all'essere diversi dai primi, che facessino più che si può apparire

               l'affetto di Cristo nell'instituire Madalena, e l'affezione e prontezza di
               Marta  nell'ordinare  il  convito  e  dolersi  d'essere  lasciata  sola  dalla
               sorella in tante fatiche e ministerio; per non dir nulla dell'attenzione

               degl'Apostoli  et  altre  molte  cose  da  essere  considerate  in  questa
               pittura. Quanto alla terza storia, dipinsi i tre Angeli (venendomi ciò
               fatto non so come) in una luce celeste, che mostra partirsi da loro,
               mentre  i  raggi  d'un  sole  gli  circonda  in  una  nuvola.  De'  quali  tre
               Angeli il vecchio Abramo adora uno, se bene sono tre quelli che vede,

               mentre Sarra si sta ridendo e pensando come possa essere quello che
               gl'è  stato  promesso,  et  Agar  con  Ismael  in  braccio  si  parte
               dall'ospizio.  Fa  anco  la  medesima  luce  chiarezza  ai  servi  che

               apparecchiano,  fra  i  quali  alcuni,  che  non  possono  sofferire  lo
               splendore, si mettono le mani sopra gl'occhi e cercano di coprirsi; la
               quale varietà di cose, perché l'ombre crude et i lumi chiari danno più
               forza alle pitture, fecero a questa aver più rilievo che l'altre due non
               hanno,  e  variando  di  colore,  fecero  effetto  molto  diverso.  Ma  così

               avess'io saputo mettere in opera il mio concetto, come sempre con
               nuove  invenzioni  e  fantasie  sono  andato,  allora  e  poi,  cercando  le
               fatiche et il difficile dell'arte!

               Quest'opera dunque, comunche sia, fu da me condotta in otto mesi,
               insieme con un fregio a fresco et architettura, intagli, spalliere, tavole

               et  altri  ornamenti  di  tutta  l'opera  e  di  tutto  quel  refettorio;  et  il
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