Page 1934 - Giorgio Vasari
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Parimente  fra  gl'altri  giovani  pittori  dell'Accademia  si  può  dire
               ingegnoso e valente Santi Tidi, il quale, come in altri luoghi s'è detto,
               dopo  essersi  molti  anni  esercitato  in  Roma,  è  tornato  finalmente  a
               godersi Fiorenza, la quale ha per sua patria, se bene i suoi maggiori
               sono  dal  Borgo  San  Sepolcro  et  in  quella  città  d'assai  orrevole

               famiglia.  Costui  nell'essequie  del  Buonarruoto,  e  nelle  dette  nozze
               della  serenissima  Principessa,  si  portò  certo  nelle  cose  che  dipinse
               bene affatto, ma maggiormente e con molta et incredibile fatica nelle

               storie  che  dipinse  nel  teatro,  che  fece  per  le  medesime  nozze
               all'illustrissimo  signor  Paol  Giordano  Orsino,  duca  di  Bracciano,  in
               sulla piazza di San Lorenzo, nel quale dipinse di chiaro scuro in più
               pezzi di tele grandissime istorie de' fatti d'i più uomini illustri di casa
               Orsina. Ma quello che vaglia si può meglio vedere in due tavole che

               sono fuori di sua mano, una delle quali è in Ogni Santi o vero San
               Salvadore di Firenze (che così è chiamato oggi) già chiesa de' padri
               Umiliati et oggi de' Zoccolanti, nella quale è la Madonna in alto et a

               basso San Giovanni, San Girolamo et altri Santi. E nell'altra, che è in
               San Giuseppo dietro a Santa Croce, alla cappella de' Guardi, è una
               Natività del Signore fatta con molta diligenzia e con molti ritratti di
               naturale, senza molti quadri di Madonne et altri ritratti, che ha fatto
               in Roma et in Fiorenza e pitture lavorate in Vaticano, come s'è detto

               di  sopra.  Sono  anco  della  medesima  Accademia  alcun'altri  giovani
               pittori, che si sono adoperati negl'apparati sopra detti, parte fiorentini
               e parte dello stato.

               Alessandro del Barbiere fiorentino, giovane di venticinque anni, oltre
               a molte altre cose, dipinse in palazzo per le dette nozze, con disegni

               et  ordine  del  Vasari,  le  tele  delle  facciate  della  sala  grande,  dove
               sono ritratte le piazze di tutte le città del dominio del signor Duca,
               nelle quali si portò certo molto bene e mostrossi giovane giudizioso e
               da sperare ogni riuscita.

               Hanno similmente aiutato al Vasari in queste et altre opere molti altri
               suoi  creati  et  amici:  Domenico  Benci,  Alessandro  Fortori  d'Arezzo,

               Stefano Veltroni suo cugino et Orazio Porta, amendue dal Monte San
               Savino, Tomaso del Verrocchio.

               Nella  medesima  Accademia  sono  anco  molti  eccellenti  artefici
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