Page 1928 - Giorgio Vasari
P. 1928

comperando,  un  mercato  et  una  piazza,  con  molte  cose  degne  di

               considerazione e di lode. E sopra queste due sono alcune storie della
               Madonna,  nella  volta  figure  e  non  molto  grandi,  ma  sì  bene  assai
               acconciamente graziose, con alcuni edifizii e paesi, che mostrano nel
               loro essere l'amore che porta all'arte e 'l cercare la perfezzione del

               disegno  et  invenzione.  E  dirimpetto  alla  tavola,  su  in  alto,  è  una
               storia d'Ezechia quando vide una gran moltitudine d'ossa ripigliare la
               carne e rivestirsi le membra; nella quale ha mostro questo giovane

               quando egli desideri posseder la notomia del corpo umano, e d'averci
               atteso, e studiarla, e nel vero in questa prima opera d'importanza ha
               mostro, nelle nozze di sua altezza con figure di rilievo e storie dipinte,
               e dato gran saggio e speranza di sé e va continuando, d'avere a farsi
               eccellente pittore, avendo questa et alcune altre opere minori, come

               ultimamente  in  un  quadretto  pieno  di  figure  piccole  a  uso  di  minio
               che  ha  fatto  per  don  Francesco  principe  di  Fiorenza,  che  è
               lodatissimo, et altri quadri e ritratti ha condotto con grande studio e

               diligenza per farsi pratico et acquistare gran maniera.
               Ha  anco  mostro  buona  pratica  e  molta  destrezza  un  altro  giovane,

               pur  creato  del  Bronzino  nostro  accademico,  chiamato  Giovanmaria
               Butteri, per quel che fece, oltre a molti quadri et altre opere minori,
               nell'essequie di Michelagnolo e nella venuta della detta serenissima
               reina Giovanna a Fiorenza.

               È  stato  anco  discepolo,  prima  del  Puntormo  e  poi  del  Bronzino,
               Cristofano  dell'Altissimo  pittore,  il  quale,  dopo  aver  fatto  in  sua

               giovanezza molti quadri a olio et alcuni ritratti, fu mandato dal signor
               duca Cosimo a Como a ritrarre dal museo di monsignor Giovio molti
               quadri di persone illustri fra una infinità che in quel luogo ne raccolse
               quell'uomo raro de' tempi nostri, oltre a molti che ha provisti di più,

               con  la  fatica  di  Giorgio  Vasari,  il  duca  Cosimo,  che  di  tutti  questi
               ritratti  se  ne  farà  uno  indice  nella  tavola  di  questo  libro  per  non
               occupare  in  questo  ragionamento  troppo  luogo;  nel  che  fare  si
               adoperò Cristofano con molta diligenza e di maniera in questi ritratti,

               che quelli che ha ricavato insino a oggi, e che sono in tre fregiature
               d'una guardaroba di detto signor Duca, come si dirà altrove de' sua
               ornamenti,  passano  il  numero  di  dugentoottanta,  fra  pontefici,
   1923   1924   1925   1926   1927   1928   1929   1930   1931   1932   1933