Page 1925 - Giorgio Vasari
P. 1925
dove a' piè della Ressurrezione de' morti mancavano nello spazio d'un
braccio incirca per altezza, nel largo di tutta la facciata, molte figure,
le fece tutte bellissime e della maniera che si veggiono; et a basso
fra le finestre in uno spazio che vi restava non dipinto, finì un San
Lorenzo ignudo sopra una grata, con certi putti intorno. Nella quale
tutt'opera fece conoscere che aveva con molto miglior giudizio
condotte in quel luogo le cose sue, che non aveva fatto il Puntormo
suo maestro le sue pitture di quell'opera. Il ritratto del qual Puntormo
fece di sua mano il Bronzino in un canto della detta cappella a man
ritta del San Lorenzo. Dopo diede ordine il Duca a Bronzino che
facesse due tavole grandi, una per mandare a Porto Feraio nell'isola
dell'Elba alla città di Cosmopoli, nel convento de' frati Zoccolanti,
edificato da sua eccellenzia, dentrovi una Deposizione di Cristo di
croce con buon numero di figure, et un'altra per la nuova chiesa de'
Cavalieri di Santo Stefano, che poi si è edificata in Pisa insieme col
palazzo e spedale loro con ordine e disegno di Giorgio Vasari, nella
qual tavola dipinse Bronzino dentrovi la Natività di Nostro Signore
Gesù Cristo. Le quali amendue tavole sono state finite con tanta arte,
diligenzia, disegno, invenzione e somma vaghezza di colorito, che
non si può far più. E certo non si doveva meno in una chiesa edificata
da un tanto principe, che ha fondata e dotata la detta Religione de'
Cavalieri.
In alcuni quadretti piccoli, fatti di piastra di stagno e tutti d'una
grandezza medesima, ha dipinto il medesimo tutti gl'uomini grandi di
casa Medici, cominciando da Giovanni di Bicci e Cosimo Vecchio insino
alla Reina di Francia, per quella linea, e nell'altra da Lorenzo fratello
di Cosimo Vecchio insino al duca Cosimo e suoi figliuoli, i quali tutti
ritratti sono, per ordine, dietro la porta d'uno studiolo che il Vasari ha
fatto fare nell'appartamento delle stanze nuove nel palazzo ducale,
dove è gran numero di statue antiche di marmi e bronzi e moderne
pitture piccole, minii rarissimi et una infinità di medaglie d'oro,
d'argento e di bronzo, accomodate con bellissimo ordine. Questi
ritratti dunque degl'uomini illustri di casa Medici sono tutti naturali,
vivaci e somigliantissimi al vero, ma è gran cosa che dove sogliono
molti negl'ultimi anni far manco bene che non hanno fatto per