Page 1922 - Giorgio Vasari
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alla madre; ma ne fu levata dal duca Cosimo per mandarla, come
cosa rarissima, a donare a Gran Vela, maggiore uomo che già fusse
appresso Carlo Quinto imperadore. In luogo della qual tavola ne ha
fatto una simile il medesimo e postala sopra l'altare in mezzo a due
quadri non manco belli che la tavola, dentro i quali sono l'angelo
Gabriello e la Vergine da lui annunziata. Ma in cambio di questi,
quando ne fu levata la prima tavola, erano un San Giovanni Batista et
un San Cosimo, che furono messi in guardaroba quando la signora
Duchessa, mutato pensiero, fece fare questi altri due. Il signor Duca,
veduta in queste et altre opere l'eccellenza di questo pittore, e
particolarmente che era suo proprio ritrarre dal naturale quanto con
più diligenzia si può imaginare, fece ritrarre sé, che allora era
giovane, armato tutto d'arme bianche e con una mano sopra l'elmo,
in un altro quadro la signora Duchessa sua consorte, et in un altro
quadro il signor don Francesco loro figliuolo e prencipe di Fiorenza. E
non andò molto che ritrasse, sì come piacque a lei, un'altra volta la
detta signora Duchessa, in vario modo dal primo, col signor don
Giovanni suo figliuolo appresso. Ritrasse anche la Bia fanciulletta e
figliuola naturale del Duca; e dopo, alcuni di nuovo et altri la seconda
volta, tutti i figliuoli del Duca, la signora donna Maria, grandissima
fanciulla, bellissima veramente, il prencipe don Francesco, il signor
don Giovanni, don Garzia e don Arnaldo in più quadri, che tutti sono
in guardaroba di sua eccellenzia insieme con ritratto di don Francesco
di Tolledo, della signora Maria madre del Duca e d'Ercole Secondo
duca di Ferrara con altri molti.
Fece anco in palazzo quasi ne' medesimi tempi, due anni alla fila per
carnovale, due scene e prospettive per comedie, che furono tenute
bellissime. Fece un quadro di singolare bellezza, che fu mandato in
Francia al re Francesco, dentro al quale era una Venere ignuda con
Cupido che la baciava, et il Piacere da un lato et il Giuoco con altri
amori, e dall'altro la Fraude, la Gelosia et altre passioni d'amore.
Avendo fatto il signor Duca cominciare dal Puntormo i cartoni de'
panni d'arazzo di seta e d'oro per la sala del Consiglio de' Dugento, e
fattone fare due delle storie di Ioseffo ebreo dal detto et uno al
Salviati, diede ordine che il Bronzino facessi il resto. Onde ne