Page 1918 - Giorgio Vasari
P. 1918

Fiorenza, o vero in Arezzo vostra patria.


               Questa lettera contiene, oltre ciò, molti altri particolari che non fanno
               a proposito. In altre poi mi ha pregato a nome di molti galant'uomini

               di que' paesi, i quali hanno inteso che queste vite si ristampano, che
               io  ci  faccia  tre  trattati  della  scultura,  pittura  et  architettura,  con
               disegni  di  figure,  per  dichiarare  secondo  l'occasioni  et  insegnare  le
               cose  dell'arti,  come  ha  fatto  Alberto  Duro,  il  Serlio  e  Leonbatista

               Alberti,  stato  tradotto  da  Messer  Cosimo  Bartoli,  gentiluomo  et
               accademico fiorentino. La qual cosa arei fatto più che volentieri, ma
               la mia intenzione è stata di solamente voler scrivere le vite e l'opere
               degli artefici nostri e non d'insegnare l'arti, col modo di tirare le linee,

               della  pittura,  architettura  e  scultura,  senza  che  essendomi  l'opera
               cresciuta fra mano per molte cagioni, ella sarà per aventura, senza
               altri trattati, lunga da vantaggio. Ma io non poteva e non doveva fare
               altrimenti di quello che ho fatto, né defraudare niuno delle debite lodi

               et onori, né il mondo del piacere et utile, che spero abbia a trarre di
               queste fatiche.
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