Page 1919 - Giorgio Vasari
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DEGL'ACCADEMICI DEL DISEGNO PITTORI, SCULTORI ET
ARCHITETTI E DELL'OPERE LORO E PRIMA DEL BRONZINO
Avendo io scritto in fin qui le vite et opere de' pittori, scultori et
architetti più eccellenti che sono da Cimabue insino a oggi passati a
miglior vita, e con l'occasioni che mi sono venute favellato di molti
vivi, rimane ora che io dica alcune cose degl'artefici della nostra
Accademia di Firenze, de' quali non mi è occorso in sin qui parlare a
bastanza.
E cominciandomi dai principali e più vecchi, dirò prima d'Agnolo detto
il Bronzino, pittore fiorentino veramente rarissimo e degno di tutte le
lodi. Costui, essendo stato molti anni col Puntormo, come s'è detto,
prese tanto quella maniera et in guisa immitò l'opere di colui, che elle
sono state molte volte tolte l'une per l'altre, così furono per un pezzo
somiglianti. E certo è maraviglia come il Bronzino così bene
apprendesse la maniera del Puntormo, conciò sia che Iacopo fu
eziandio co' suoi più cari discepoli anzi alquanto salvatico e strano
che non, come quegli che a niuno lasciava mai vedere le sue opere,
se non finite del tutto. Ma ciò nonostante fu tanta la pacienza et
amorevolezza d'Agnolo verso il Puntormo, che colui fu forzato a
sempre volergli bene et amarlo come figliuolo. Le prime opere di
conto che facesse il Bronzino, essendo ancor giovane, furono alla
Certosa di Firenze, sopra una porta che va dal chiostro grande in
capitolo, in due archi, cioè l'uno di fuori e l'altro dentro: nel difuori è
una Pietà con due Angeli a fresco, e di dentro un San Lorenzo ignudo
sopra la grata, colorita a olio nel muro, le quali opere furono un gran
saggio di quell'eccellenza che negl'anni maturi si è veduta poi
nell'opere di questo pittore. Alla cappella di Lodovico Capponi in
Santa Felicita di Firenze fece il Bronzino, come s'è detto in altro
luogo, in due tondi a olio due Evangelisti, e nella volta colorì alcune
figure. Nella Badia di Firenze de' monaci neri fece nel chiostro di
sopra a fresco una storia della vita di San Benedetto, cioè quando si
getta nudo sopra le spine, che è bonissima pittura. Nell'orto delle