Page 1913 - Giorgio Vasari
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in Guanto. Nella quale ritratta che fu portata in Ispagna è il trionfo
               dell'Agnus  Dei.  Studiò  poco  dopo  in  Roma  Martino  Emskerck,  buon
               maestro di figure e paesi, il quale ha fatto in Fiandra molte pitture e
               molti  disegni  di  stampe  di  rame,  che  sono  state,  come  s'è  detto
               altrove,  intagliate  da  Ieronomo  Cocca,  il  quale  conobbi  in  Roma

               mentre io serviva il cardinale Ipolito de' Medici. E questi tutti sono
               stati bellissimi inventori di storie e molto osservatori della maniera
               italiana. Conobbi ancora in Napoli, e fu mio amicissimo, l'anno 1545,

               Giovanni di Calker pittore fiammingo, molto raro e tanto pratico nella
               maniera d'Italia, che le sue opere non erano conosciute per mano di
               Fiammingo. Ma costui morì giovane in Napoli, mentre si sperava gran
               cose di lui, il quale disegnò la sua notomia al Vessalio.

               Ma  innanzi  a  questi  fu  molto  in  pregio  Divik  da  Lovano,  in  quella
               maniera  buon  maestro,  e  Quintino  della  medesima  terra,  il  quale

               nelle sue figure osservò sempre più che poté il naturale, come anche
               fece un suo figliuolo chiamato Giovanni. Similmente Gios di Cleves fu
               gran coloritore e raro in far ritratti di naturale, nel che servì assai il re
               Francesco di Francia, in far molti ritratti di diversi signori e dame.

               Sono anco stati famosi pittori e parte sono, della medesima provincia,
               Giovanni  d'Hemsen,  Mattias  Cook  d'Anversa,  Bernardo  di  Burselles,

               Giovanni  Cornelis  d'Amsterdam,  Lamberto  della  medesima  terra,
               Enrico da Binat, Giovachino di Patenier di Bovines e Giovanni Scorle
               canonico  di  Utrecht,  il  quale  portò  in  Fiandra  molti  nuovi  modi  di
               pitture cavati d'Italia. Oltre questi, Giovanni Bella Gamba di Douai,

               Dirick  d'Harlem  della  medesima,  e  Francesco  Mostaret,  che  valse
               assai  in  fare  paesi  a  olio,  fantasticherie,  bizzarrie,  sogni  et
               imaginazioni.

               Girolamo Hertoglien Bos e Pietro Bruveghel di Breda furono imitatori
               di costui, e Lancilotto è stato eccellente in far fuochi, notti, splendori,

               diavoli  e  cose  somiglianti.  Piero  Covek  ha  avuto  molta  invenzione
               nelle storie e fatto bellissimi cartoni per tapezzerie e panni d'arazzo,
               e buona maniera e pratica nelle cose d'architettura. Onde ha tradotto
               in  lingua  teutonica  l'opere  d'architettura  di  Sebastiano  Serlio

               bolognese.  E  Giovanni  di  Malengt  fu  quasi  il  primo  che  portasse
               d'Italia in Fiandra il vero modo di fare storie piene di figure ignude e
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