Page 1910 - Giorgio Vasari
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signor Piero Strozzi et una infinità di vescovi, cardinali et altri gran
               prelati  e  signori,  senza  molti  letterati  et  altri  galantuomini,  che
               gl'hanno fatto acquistare in Roma nome, onore et utile. Onde si sta in
               quella città con sua famiglia molto agiata et onoratamente. Costui da
               giovanetto  disegnava  tanto  bene,  che  diede  speranza,  se  avesse

               seguitato, di farsi eccellentissimo, e saria stato veramente, ma, come
               ho  detto,  si  voltò  a  quello  a  che  si  sentiva  da  natura  inclinato.
               Nondimeno non si possono le cose sue se non lodare. È di sua mano

               una sua tavola, che è nella chiesa del Popolo, un Cristo morto; et in
               un'altra, che ha fatta in San Luigi, alla cappella di San Dionigi, con
               storie, è quel Santo. Ma la più bell'opera che mai facesse si fu dua
               storie  a  fresco,  che  già  fece,  come  s'è  detto  in  altro  luogo,  nella
               Compagnia  della  Misericordia  de'  Fiorentini,  con  una  tavola  d'un

               Deposto  di  croce,  con  i  ladroni  confitti  e  lo  svenimento  di  Nostra
               Donna, colorita a olio, molto belle e condotte con diligenzia e con suo
               molto onore. Ha fatto per Roma molti quadri e figure in varie maniere

               e fatto assai ritratti interi vestiti e nudi d'uomini e di donne, che sono
               stati  bellissimi,  però  che  così  erano  i  naturali.  Ha  ritratto  anco
               secondo l'occasioni molte teste di signore, gentildonne e principesse,
               che sono state a Roma. E fra l'altre so che già ritrasse la signora Livia
               Colonna, nobilissima donna, per chiarezza di sangue, virtù e bellezza

               incomparabile. E questo basti di Iacopo del Conte, il quale vive e va
               continuamente operando.

               Arei potuto ancora di molti nostri toscani e d'altri luoghi d'Italia fare
               noto il nome e l'opere loro, che me la son passata di leggieri, perché
               molti  hanno  finito,  per  esser  vecchi,  di  operare  et  altri,  che  son

               giovani  che  si  vanno  sperimentando,  i  quali  faranno  conoscersi  più
               con le opere che con gli scritti. E perché ancor vive et opera Adoni
               Doni  d'Ascesi,  del  quale  se  bene  feci  memoria  di  lui  nella  vita  di
               Cristofano Gherardi, dirò alcune particolarità dell'opere sue, quali et

               in  Perugia  e  per  tutta  l'Umbria,  e  particolarmente  in  Fuligno  sono
               molte  tavole,  ma  l'opere  sue  migliori  sono  in  Ascesi  a  Santa  Maria
               degl'Angeli  nella  cappelletta  dove  morì  San  Francesco,  dove  sono
               alcune storie de' fatti di quel Santo lavorate a olio nel muro, le quali

               son  lodate  assai,  oltre  che  ha  nella  testa  del  refettorio  di  quel
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