Page 1892 - Giorgio Vasari
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inusitato venne quel getto benissimo e netto come era la cera, onde
               la stessa pelle, che venne dal fuoco, non ebbe punto bisogno d'essere
               rinetta,  come  in  essa  statua  può  vedersi,  la  quale  è  posta  sotto  i
               primi archi che reggono la tribuna del nuovo San Piero.

               Avevano a essere messe a questa sepoltura, la quale secondo un suo
               disegno doveva essere isolata, quattro figure, che egli fece di marmo

               con belle invenzioni, secondo che gli fu ordinato da Messer Annibale
               Caro, che ebbe di ciò cura dal Papa e dal cardinal Farnese. Una fu la
               Giustizia,  che  è  una  figura  nuda  sopra  un  panno  a  giacere,  con  la
               cintura  della  spada  attraverso  al  petto,  e  la  spada  ascosa;  in  una

               mano  ha  i  fasci  della  Iustizia  consolare  e  nell'altra  una  fiamma  di
               fuoco,  è  giovane  nel  viso,  ha  i  capegli  avvolti,  il  naso  aquilino  e
               d'aspetto sensitivo. La seconda fu la Prudenza in forma di matrona,
               d'aspetto giovane, con uno specchio in mano, un libro chiuso, e parte

               ignuda e parte vestita. La terza fu l'Abbondanza, una donna giovane,
               coronata di spighe, con un corno di dovizia in mano e lo staio antico
               nell'altra,  et  in  modo  vestita,  che  mostra  l'ignudo  sotto  i  panni.
               L'ultima e quarta fu la Pace, la quale è una matrona con un putto, che

               ha cavato gl'occhi e col caduceo di Mercurio. Fecevi similmente una
               storia pur di metallo e con ordine del detto Caro, che aveva a essere
               messa in opera con due fiumi, l'uno fatto per un lago e l'altro per un
               fiume, che è nello stato de' Farnesi. Et oltre a tutte queste cose, vi

               andava un monte pieno di gigli con l'arco vergine. Ma tutto non fu poi
               messo  in  opera,  per  le  cagioni  che  si  sono  dette  nella  vita  di
               Michelagnolo. E si può credere che come queste parti in sé son belle
               e  fatte  con  molto  giudizio,  così  sarebbe  riuscito  il  tutto  insieme,

               tuttavia l'aria della piazza è quella che dà il vero lume e fa far retto
               giudizio dell'opere.

               Il  medesimo  fra'  Guglielmo  ha  condotto  nello  spazio  di  molti  anni
               quattordici  storie  per  farle  di  bronzo,  della  vita  di  Cristo,  ciascuna
               delle quali è larga palmi quattro et alta sei, eccetto però una, che è
               palmi  dodici  alta  e  larga  sei,  dove  è  la  Natività  di  Gesù  Cristo  con

               bellissime fantasie di figure; nell'altre tredici sono: l'andata di Maria
               con  Cristo  putto  in  Ierusalem  in  su  l'asino,  con  due  figure  di  gran
               rilievo  e  molte  di  mezzo  e  basso;  la  Cena  con  tredici  figure  ben
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