Page 1873 - Giorgio Vasari
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da lei stato molto benificato. Conciò sia che oltre all'altre cose, egli è
vivuto in essa da che prima vi andò insino all'età di settantotto anni
sanissimo e gagliardo, e gli ha tanto conferito l'aria e quel cielo, che
non ne mostra in un certo modo più che quaranta. E ha veduto e
vede d'un suo virtuosissimo figliuolo, uomo di lettere, due nipoti, un
maschio et una femmina, sanissimi e belli, con somma sua
contentezza. E, che se è più, vive ancora felicissimamente e con tutti
que' comodi et agi, che maggiori può avere un par suo. Ha sempre
amato gl'artefici, et in particolare è stato amicissimo dell'eccellente e
famoso Tiziano, come fu anco, mentre visse, di Messer Pietro Aretino,
per le quali cose ho giudicato ben fatto, se bene vive, fare di lui
questa onorata memoria, e massimamente che oggimai è per far
poco nella scultura.
Ha avuto il Sansovino molti discepoli in Fiorenza: Niccolò detto il
Tribolo, come s'è detto, il Solosmeo da Settignano, che finì dalle
figure grandi in fuori tutta la sepoltura di marmo ch'è a Monte Casino,
dove è il corpo di Piero de' Medici, che affogò nel fiume del
Garigliano. Similmente è stato suo discepolo Girolamo da Ferrara
detto il Lombardo, del quale s'è ragionato nella vita di Benvenuto
Garofalo ferrarese, et il quale, e dal primo Sansovino, e da questo
secondo ha imparato l'arte, di maniera che oltre alle cose di Loreto,
delle quali si è favellato, e di marmo e di bronzo, ha in Vinezia molte
opere lavorato. Costui se bene capitò sotto il Sansovino d'età di
trenta anni e con poco disegno, ancora che avesse innanzi lavorato di
scultura alcune cose, essendo più tosto uomo di lettere e di corte,
che scultore, attese nondimeno di maniera, che in pochi anni fece
quel profitto che si vede nelle sue opere di mezzo rilievo che sono
nelle fabriche della libreria e loggia del campanile di San Marco, nelle
quali opere si portò tanto bene, che poté poi fare da sé solo le statue
di marmo et i Profeti che lavorò, come si disse, alla Madonna di
Loreto.
Fu ancora discepolo del Sansovino Iacopo Colonna, che morì a
Bologna già trenta anni sono lavorando un'opera d'importanza. Costui
fece in Vinezia nella chiesa di San Salvadore un San Girolamo di
marmo ignudo, che si vede ancora in una nicchia intorno all'organo,