Page 1871 - Giorgio Vasari
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con comodi et ornamenti condecenti, di spesa di scudi settantamila.
               Da  che  mosso  un  altro  gentiluomo  da  Ca'  Delfino,  ne  fece  fare  al
               Sansovino un altro minore con spesa di trentamila scudi, lodatissimo
               e  bellissimo.  E  dopo  fece  quello  del  Moro  con  spesa  di  ventimila
               scudi,  che  fu  similmente  molto  lodato,  et  appresso  molti  altri  di

               minore spesa nella città e nel contado. In tanto che si può dire quella
               magnifica città oggi per quantità e qualità di sontuosi e bene intesi
               edifizii  risplendere  et  essere  in  questa  parte  quello  ch'ell'è  per

               ingegno,  industria  e  virtù  di  Iacopo  Sansovino,  che  per  ciò  merita
               grandissima laude. Essendo con queste opere è stato cagione che i
               gentiluomini  viniziani  hanno  condotta  l'architettura  moderna  nella
               loro città, perciò che non solo vi si è fatto quello che è passato per le
               sue mani, ma molte, anzi infinite altre cose, che sono state condotte

               da altri maestri che là sono andati ad abitare et hannovi magnifiche
               cose operato.

               Fece ancora Iacopo la fabrica della loggia della piazza di San Marco
               d'ordine corinto, che è a' piedi del campanile di detto San Marco, con
               ornamento ricchissimo di colonne e quattro nicchie, nelle quali sono

               quattro  figure  grandi  quanto  il  naturale,  di  bronzo  e  di  somma
               bellezza.  E  fa  quest'opera  quasi  una  bellissima  basa  al  detto
               campanile, il quale è largo da piè una delle faccie piedi trentacinque,
               che tanto incirca è l'ornamento del Sansovino, et alto da terra fino

               alla cornice dove sono le finestre delle campane piedi centosessanta,
               dal piano di detta cornice fin all'altra di sopra dove è il corridore sono
               piedi  venticinque,  e  l'altro  dado  di  sopra  è  alto  piedi  ventotto  e
               mezzo; e da questo piano dal corridore fino alla piramide, pigna, o

               punta che se la chiamino, sono piedi sessanta; in cima della quale
               punta il quadricello sopra il quale posa l'Angiolo è alto piedi sei; et il
               detto Angiolo che gira è alto dieci piedi, di maniera che tutta l'altezza
               viene ad essere piedi duecentonovantadue. Diede ancora il disegno e

               condusse  per  la  scuola,  o  vero  Fraternita  e  Compagnia  della
               Misericordia,  la  fabrica  di  quel  luogo  grandissima  e  di  spesa  di
               centocinquantamila  scudi.  Rifece  la  chiesa  di  San  Francesco  della
               Vigna,  dove  stanno  i  frati  de'  Zoccoli,  opera  grandissima  e

               d'importanza. Né per questo, mentre che ha atteso a tante fabriche,
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