Page 1864 - Giorgio Vasari
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nelle vite loro.
Fece in questo tempo medesimo per Messer Giovanni Gaddi una
Venere di marmo in sur un nicchio, bellissima, sì come era anco il
modello che era in casa Messer Francesco Montevarchi, amico di
queste arti, e gli mandò male per l'innundazione del fiume d'Arno
l'anno 1558. Fece ancora un putto di stoppa et un cecero bellissimo
quanto si può di marmo per il medesimo Messer Giovanni Gaddi con
molt'altre cose, che sono in casa sua, et a Messer Bindo Altoviti fece
fare un camino di spesa grandissima, tutto di macigno intagliato da
Benedetto da Rovezzano, che fu posto nelle case sue di Firenze; dove
al Sansovino fece fare una storia di figure piccole per metterla nel
fregio di detto camino, con Vulcano et altri dei, che fu cosa rarissima.
Ma molto più begli sono due putti di marmo che erano sopra il
fornimento di questo camino, i quali tenevano alcune arme delli
Altoviti in mano, i quali ne sono stati levati dal signor don Luigi di
Toledo, che abita la casa di detto Messer Bindo, e posti intorno a una
fontana nel suo giardino in Fiorenza dietro a' frati de' Servi. Due altri
putti pur di marmo di straordinaria bellezza sono di mano del
medesimo in casa Giovanfrancesco Ridolfi, i quali tengono similmente
un'arme.
Le quali tutte opere feciono tenere il Sansovino da tutta Fiorenza e
da quelli dell'arte eccellentissimo e grazioso maestro. Per lo che
Giovanni Bartolini, avendo fatto murare nel suo giardino di Gualfonda
una casotta, volse che il Sansovino gli facesse di marmo un Bacco
giovinetto quanto il vivo, per che dal Sansovino fattone il modello,
piacque tanto a Giovanni, che fattogli consegnare il marmo, Iacopo lo
cominciò con tanta voglia, che lavorando volava con le mani e con
l'ingegno. Studiò dico quest'opera di maniera, per farla perfetta, che
si mise a ritrarre dal vivo ancor che fusse di verno un suo garzone,
chiamato Pippo del Fabbro, facendolo stare ignudo buona parte del
giorno, il quale Pippo sarebbe riuscito valente uomo perché si
sforzava con ogni fatica d'imitare il maestro. Ma o fusse lo stare nudo
e con la testa scoperta in quella stagione, o pure il troppo studiare e
patir disagi, non fu finito il Bacco, che egli impazzò in sulla maniera
del fare l'attitudini, e lo mostrò, perché un giorno che pioveva