Page 1863 - Giorgio Vasari
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cura de' medici, guarì del tutto in poco tempo. Per lo che parve a
Messer Piero Pitti, il quale procurava allora che nella facciata dove è
l'oriuolo di Mercato Nuovo in Firenze si dovesse fare una Nostra
Donna di marmo, che essendo in Fiorenza molti giovani valenti et
ancora maestri vecchi, si dovesse dare quel lavoro a chi di questi
facesse meglio un modello. Là dove fattone fare uno a Baccio da
Montelupo, un altro a Zaccheria Zatii da Volterra, che era anch'egli il
medesimo anno tornato a Fiorenza, un altro a Baccio Bandinelli et un
altro al Sansovino, posti in giudizio, fu da Lorenzo Credi, pittore
eccellente e persona di giudizio e di bontà, dato l'onore e l'opera al
Sansovino, e così dagl'altri giudici, artefici et intendenti. Ma se bene
gli fu perciò allogata questa opera, fu nondimeno indugiato tanto a
provedergli e condurgli il marmo per opera et invidia d'Averardo da
Filicaia, il quale favoriva grandemente il Bandinello et odiava il
Sansovino, che veduta quella lunghezza, fu da altri cittadini ordinato
che dovesse fare uno degl'Apostoli di marmo grandi che andavano
nella chiesa di Santa Maria del Fiore. Onde fatto il modello d'un San
Iacopo, il quale modello ebbe, finito che fu l'opera, Messer Bindo
Altoviti, cominciò quella figura e continovando di lavorarla con ogni
diligenzia e studio, la condusse a fine tanto perfettamente, che ella è
figura miracolosa e mostra in tutte le parti essere stata lavorata con
incredibile studio e diligenzia ne' panni, nelle braccia e mani traforate
e condotte con tant'arte e con tanta grazia, che non si può nel marmo
veder meglio. Onde il Sansovino mostrò in che modo si lavoravano i
panni traforati, avendo quelli condotti tanto sottilmente e sì naturali,
che in alcuni luoghi ha campato nel marmo la grossezza che 'l
naturale fa nelle pieghe et in su' lembi e nella fine de' vivagni del
panno: modo dificile, e che vuole gran tempo e pacienza a volere che
riesca in modo che mostri la perfezzione dell'arte; la quale figura è
stata nell'Opera da quel tempo che fu finita dal Sansovino fin a l'anno
1565. Nel qual tempo del mese di dicembre fu messa nella chiesa di
Santa Maria del Fiore, per onorare la venuta della reina Giovanna
d'Austria, moglie di don Francesco de' Medici principe di Fiorenza e di
Siena, dove è tenuta cosa rarissima, insieme con gli altri Apostoli
pure di marmo, fatti a concorrenzia da altri artefici, come s'è detto