Page 1858 - Giorgio Vasari
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dormono custoditi da un servo, tanto ben fatti, che non si possono
lodare a bastanza.
Ma qui non è da tacere che quella maniera di pittura, che è quasi
dismessa in tutti gl'altri luoghi, si mantien viva dal serenissimo
senato di Vinezia, cioè il musaico; perciò che di questo è stato quasi
buona e principal cagione Tiziano, il quale quanto è stato in lui ha
fatto opera sempre che in Vinezia sia esercitato e fatto dare onorate
provisioni a chi ha di ciò lavorato. Onde sono state fatte diverse
opere nella chiesa di San Marco e quasi rinovati tutti i vecchi e ridotta
questa sorte di pittura a quell'eccellenza che può essere et ad altro
termine, ch'ella non fu in Firenze et in Roma al tempo di Giotto,
d'Alesso Baldovinetti, del Ghirlandai e di Gherardo miniatore. E tutto
che si è fatto in Vinezia è venuto dal disegno di Tiziano e d'altri
eccellenti pittori, che n'hanno fatto disegni e cartoni coloriti, acciò
l'opere si conducessino a quella perfezzione a che si veggiono
condotte quelle del portico di San Marco, dove in una nicchia molto
bella è il giudizio di Salamone tanto bello, che non si potrebbe in
verità con i colori fare altrimenti. Nel medesimo luogo è l'albero di
Nostra Donna di mano di Lodovico Rosso, tutto pieno di Sibille e
Profeti fatti d'una gentil maniera, ben commessa e con assai e buon
rilievo. Ma niuno ha meglio lavorato di quest'arte a' tempi nostri, che
Valerio e Vincenzio Zuccheri trivisani, di mano de' quali si veggiono in
San Marco diverse e molte storie, e particolarmente quella
dell'Apocalisse, nella quale sono d'intorno al trono di Dio i quattro
Evangelisti in forma d'animali, i sette candelabri et altre molte cose,
tanto ben condotte, che guardandole da basso paiono fatte di colori
con i pennelli a olio; oltra che si vede loro in mano et appresso
quadretti piccoli pieni di figurette fatte con grandissima diligenza; in
tanto, che paiono non dico pitture, ma cose miniate, e pure sono di
pietre commesse. Vi sono anco molti ritratti di Carlo Quinto
imperatore, di Ferdinando suo fratello, che a lui succedette
nell'imperio, e Massimiliano figliuolo di esso Ferdinando et oggi
imperatore. Similmente la testa dell'illustrissimo cardinal Bembo,
gloria del secol nostro, e quella del magnifico ... fatte con tanta
diligenza et unione e talmente accomodati i lumi, le carni, le tinte,