Page 1853 - Giorgio Vasari
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Ben vegg'io, Tiziano, in forme nove
l'idolo mio, che i begl'occhi apre e gira,
con quello che segue. Ultimamente mandò questo pittore eccellente
al detto Re catolico una cena di Cristo con gl'Apostoli in un quadro
sette braccia lungo, che fu cosa di straordinaria bellezza.
Oltre alle dette cose e molte altre di minor pregio, che ha fatte
quest'uomo e si lasciano per brevità, ha in casa l'infrascritte
abbozzate e cominciate: il martirio di San Lorenzo, simile al sopra
detto, il quale disegna mandare al Re catolico; una gran tela, dentro
la quale è Cristo in croce con i ladroni et i crucifissori a basso, la
quale fa per Messer Giovanni d'Anna, et un quadro, che fu cominciato
per il doge Grimani, padre del patriarca d'Aquileia. E per la sala del
palazzo grande di Brescia ha dato principio a tre quadri grandi, che
vanno negl'ornamenti del palco, come s'è detto ragionando di
Cristofano e d'un suo fratello, pittori bresciani. Cominciò anco molti
anni sono, per Alfonso Primo duca di Ferrara, un quadro d'una
giovane ignuda, che s'inchina a Minerva, con un'altra figura a canto,
et un mare, dove nel lontano è un Nettunno in mezzo sopra il suo
carro, ma per la morte di quel signore, per cui si faceva quest'opera a
suo capriccio, non fu finita e si rimase a Tiziano. Ha anco condotto a
buon termine, ma non finito, un quadro dove Cristo appare a Maria
Madalena nell'orto in forma d'ortolano, di figure quanto il naturale, e
così un altro di simile grandezza, dove, presente la Madonna e l'altre
Marie, Cristo morto si ripone nel sepolcro, et un quadro parimente
d'una Nostra Donna, che è delle buone cose che siano in quella casa;
e come s'è detto un suo ritratto, che da lui fu finito quattro anni sono,
molto bello e naturale, e finalmente un San Paulo che legge, mezza
figura, che pare quello stesso ripieno di Spirito Santo. Queste dico
tutte opere ha condotto, con altre molte che si tacciono per non
fastidire, infino alla sua età di circa settantasei anni.
È stato Tiziano sanissimo e fortunato quant'alcun altro suo pari sia
stato ancor mai, e non ha mai avuto dai cieli se non favori e felicità.
Nella sua casa di Vinezia sono stati quanti principi, letterati e