Page 1830 - Giorgio Vasari
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d'architettura, e nel vero non mi parrebbe fatica allargarmi intorno
alle cose particolari, se io n'avessi vera e distinta notizia, come ho
delle cose di qua. Ma quanto al disegno il Primaticcio è stato et è
eccellentissimo, come si può vedere in una carta di sua mano dipinta
delle cose del cielo, la quale è nel nostro libro e fu da lui stesso
mandata a me, che la tengo, per amor suo e perché è di tutta
perfezzione, carissima.
Morto il re Francesco, restò l'abate nel medesimo luogo e grado
appresso al re Enrico, e lo servì mentre che visse, e dopo fu dal re
Francesco Secondo fatto commessario generale sopra le fabriche di
tutto il regno; nel quale uffizio, che è onoratissimo e di molta
riputazione, si esercitò già il padre del cardinale della Bordagiera e
monsignor di Villaroy. Morto Francesco II, continuando nel medesimo
uffizio serve il presente Re, di ordine del quale e della Reina madre
ha dato principio il Primaticcio alla sepoltura del detto re Enrico,
facendo nel mezzo d'una cappella a sei facce la sepoltura di esso Re
et in quattro facce la sepoltura di quattro figliuoli. In una dell'altre
due facce della cappella è l'altare e nell'altra la porta. E perché vanno
in queste opere moltissime statue di marmo e bronzi e storie assai di
basso rilievo, ella riuscirà opera degna di tanto e sì gran Re, e
dell'eccellenza et ingegno di sì raro artefice, come è questo abate di
S. Martino, il quale è stato ne' suoi migliori anni in tutte le cose che
appartengono alle nostre arti eccellentissimo et universale, poiché si
è adoperato in servigio de' suoi signori non solo nelle fabriche, pitture
e stucchi, ma ancora in molti apparati di feste e mascherate con
bellissime e capricciose invenzioni; è stato liberalissimo e molto
amorevole verso gl'amici e parenti, e parimente verso gl'artefici che
l'hanno servito. In Bologna ha fatto molti benefizii ai parenti suoi e
comperato loro casamenti onorati, e quelli fatti comodi e molto
ornati, sì come è quella dove abita oggi Messer Antonio Anselmi, che
ha per donna una delle nipoti di esso abate Primaticcio, il quale ha
anco maritata un'altra sua nipote, sorella di questa, con buona dote
et onoratamente.
È vivuto sempre il Primaticcio non da pittore et artefice, ma da
signore, e come ho detto è stato molto amorevole ai nostri artefici.