Page 1832 - Giorgio Vasari
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sono a Bologna nel refettorio di San Michele in Bosco, e quelle d'altri
pittori di buon nome, andò a Roma l'anno 1547, dove attese insino
all'anno 1550 a disegnare le cose più notabili, lavorando in quel
mentre e poi in Castel Sant'Agnolo alcune cose d'intorno all'opere che
fece Perino del Vaga. Nella chiesa di San Luigi de' Franzesi fece nella
cappella di San Dionigi in mezzo d'una volta una storia a fresco d'una
battaglia, nella quale si portò di maniera, che ancor che Iacopo del
Conte pittore fiorentino e Girolamo Siciolante da Sermoneta avessero
nella medesima cappella molte cose lavorato, non fu loro Pellegrino
punto inferiore, anzi pare a molti che si portasse meglio di loro nella
fierezza, grazia, colorito e disegno di quelle sue pitture, le quali poi
furono cagione che monsignor Poggio si servisse assai di Pellegrino;
perciò che avendo in sul monte Esquilino, dove aveva una sua vigna,
fabricato un palazzo fuor della porta del Popolo, volle che Pellegrino
gli facesse alcune figure nella facciata, e che poi gli dipignesse dentro
una loggia, che è volta verso il Tevere, la quale condusse con tanta
diligenza, che è tenuta opera molto bella e graziosa. In casa di
Francesco Formento, fra la strada del Pellegrino e Parione, fece in un
cortile una facciata e due altre figure, e con ordine de' ministri di
papa Giulio Terzo lavorò in Belvedere un'arme grande con due figure,
e fuora della porta del Popolo alla chiesa di Santo Andrea, la quale
avea fatto edificare quel Pontefice, fece un San Piero et un Santo
Andrea, che furono due molto lodate figure; il disegno del quale San
Piero è nel nostro libro con altre carte disegnate dal medesimo con
molta diligenza.
Essendo poi mandato a Bologna da monsignor Poggio, gli dipinse a
fresco in un suo palazzo molte storie, fra le quali n'è una bellissima,
nella quale si vede, e per molti ignudi e vestiti, e per i leggiadri
componimenti delle storie, che superò se stesso, di maniera che non
ha anco fatto ma' poi altra opera di questa migliore. In San Iacopo
della medesima città cominciò a dipignere pure al cardinale Poggio
una cappella, che poi fu finita dal già detto Prospero Fontana.
Essendo poi condotto Pellegrino dal cardinale d'Augusta alla Madonna
di Loreto, gli fece di stucchi e di pitture una bellissima cappella: nella
volta in un ricco partimento di stucchi è la Natività e presentazione di