Page 1834 - Giorgio Vasari
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Ravenna.
Finalmente ha dato principio in Pavia per lo cardinale Bonromeo a un
palazzo per la Sapienza, et oggi, perché non ha però del tutto
abandonata la pittura, lavora in Ferrara nel refettorio di San Giorgio
ai monaci di Monte Oliveto una storia a fresco che sarà molto bella,
della quale mi ha esso Pellegrino mostrato non ha molto il disegno,
che è bellissimo. Ma perché è giovane di trentacinque anni, e va
tuttavia maggiormente acquistando e caminando alla perfezzione,
questo di lui basti per ora.
Parimente sarò brieve in ragionare d'Orazio Fumaccini, pittore
similmente bolognese, il quale ha fatto, come s'è detto, in Roma
sopra una delle porte della sala de' re una storia, che è bonissima, et
in Bologna molte lodate pitture; perché anch'esso è giovane e si
porta in guisa, che non sarà inferiore ai suoi maggiori, de' quali
avemo in queste nostre vite fatto menzione.
I Romagnuoli anch'essi, mossi dall'esempio de' Bolognesi loro vicini,
hanno nelle nostre arti molte cose nobilmente operato, perciò che,
oltre a Iacopone da Faenza, il quale, come s'è detto, dipinse in
Ravenna a la tribuna di San Vitale, vi sono stati e sono molti altri
dopo lui che sono eccellenti. Maestro Luca de' Longhi ravignano,
uomo di natura buono, quieto e studioso, ha fatto nella sua patria
Ravenna e per di fuori molte tavole a olio e ritratti di naturale
bellissimi, e fra l'altre sono assai leggiadre due tavolette che gli fece
fare non ha molto nella chiesa de' monaci Classi il reverendo don
Antonio da Pisa, allora abate di quel monasterio, per non dir nulla
d'un infinito numero d'altre opere che ha fatto questo pittore. E per
vero dire se maestro Luca fusse uscito di Ravenna, dove si è stato
sempre e sta con la sua famiglia, essendo assiduo e molto diligente e
di bel giudizio, sarebbe riuscito rarissimo, perché ha fatto e fa le sue
cose con pacienza e studio, et io ne posso far fede, che so quanto gli
acquistasse quando dimorai due mesi in Ravenna, in praticando e
ragionando delle cose dell'arte; né tacerò che una sua figliuola
ancora piccola fanciulletta chiamata Barbera disegna molto bene, et
ha cominciato a colorire alcuna cosa con assai buona grazia e
maniera.