Page 1819 - Giorgio Vasari
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i quali, come a cosa sacra e divina, offerivano le primizie delle fatiche
               loro,  cioè  pitture,  sculture  e  modelli  a  lui,  che  gli  riceveva
               cortesemente  e  gl'ammaestrava  nelle  cose  dell'arti,  mentre  eglino
               attentissimamente  l'ascoltavano  e  guardavano  con  attitudini  e  volti
               veramente  belli  e  graziatissimi.  E  per  vero  dire  non  poteva  tutto  il

               componimento  di  questo  quadro  essere  in  un  certo  modo  meglio
               fatto, né in alcuna delle figure alcuna cosa più bella disiderarsi; onde
               Batista allievo del Puntormo, che l'avea fatto, fu infinitamente lodato.

               Et i versi che si leggevano a' piè di detta storia dicevano così:


               Tu pater, tu rerum inventor, tu patria nobis

               suppeditas praecepta, tuis ex, inclite, chartis.



               Venendosi  poi  dal  luogo  dove  era  il  detto  quadro  verso  le  porte
               principali  della  chiesa,  quasi  a  canto  e  prima  che  si  arrivasse
               all'organo, nel quadro che era nel vano d'una cappella, lungo 6 et alto
               4 braccia, era dipinto un grandissimo e straordinario favore, che alla

               rara virtù di Michelagnolo fece papa Giulio Terzo. Il quale volendosi
               servire in certe fabbriche del giudizio di tant'uomo, l'ebbe a sé nella
               sua  vigna,  dove  fattoselo  sedere  allato,  ragionarono  buona  pezza

               insieme,  mentre  cardinali,  vescovi  et  altri  personaggi  di  corte  che
               avevano  intorno,  stettono  sempre  in  piedi.  Questo  fatto  dico  si
               vedeva con tanto buona composizione e con tanto rilievo essere stato
               dipinto e con tanta vivacità e prontezza di figure, che per aventura
               non  sarebbe  migliore  uscito  delle  mani  d'uno  eccellente  vecchio  e

               molto esercitato maestro. Onde Iacopo Zucchi giovane et allievo di
               Giorgio  Vasari,  che  lo  fece  con  bella  maniera,  mostrò  che  di  lui  si
               poteva onoratissima riuscita sperare.

               Non molto lontano a questo in sulla medesima mano, cioè poco di
               sotto all'organo, aveva Giovanni Strada fiamingo, valente pittore, in

               un quadro lungo 6 braccia et alto 4, dipinto quando Michelagnolo nel
               tempo  dell'assedio  di  Firenze  andò  a  Vinezia:  dove  standosi
               nell'appartato di quella nobilissima città che si chiama la Giudecca,

               Andrea  Gritti  doge  e  la  Signoria  mandarono  alcuni  gentiluomini  et
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