Page 1809 - Giorgio Vasari
P. 1809

giovani a pigliare il feretro con tanta prontezza, che beato colui che vi
               si poteva accostare e sotto mettervi le spalle, quasi credendo d'avere
               nel tempo avenire a poter gloriarsi d'aver portato l'ossa del maggior
               uomo che mai fusse nell'arti loro. L'essere stato veduto intorno a San
               Piero  un  certo  che  di  ragunata,  aveva  fatto,  come  in  simili  casi

               adiviene, fermarvi molte persone, e tanto più essendosi bucinato che
               il corpo di Michelagnolo era venuto e che si aveva a portare in Santa
               Croce. E se bene, come ho detto, si fece ogni opera che la cosa non si

               sapesse, acciò che spargendosi la fama per la città non vi concorresse
               tanta  moltitudine  che  si  potesse  fuggire  un  certo  che  di  tumulto  e
               confusione, et ancora perché desideravano che quel poco che volevan
               fare per allora venisse fatto con più quiete che pompa, riserbando il
               resto  a  più  agio  e  più  comodo  tempo,  l'una  e  l'altra  andò  per  lo

               contrario;  perciò  che  quanto  alla  moltitudine,  andando,  come  s'è
               detto,  la  nuova  di  voce  in  voce,  si  empié  in  modo  la  chiesa  in  un
               batter d'occhio, che in ultimo con grandissima difficultà si condusse

               quel  corpo  di  chiesa  in  sagrestia,  per  sballarlo  e  metterlo  nel  suo
               deposito.  E  quanto  all'essere  cosa  onorevole,  se  bene  non  può
               negarsi  che  il  vedere  nelle  pompe  funerali  grande  apparecchio  di
               religiosi, gran quantità di cera e gran numero d'imbastiti e vestiti a
               nero, non sia cosa di magnifica e grande apparenza, non è però che

               anco  non  fusse  gran  cosa  vedere  così  all'improvviso  ristretti  in  un
               drappello  quelli  uomini  eccellenti  che  oggi  sono  in  tanto  pregio  e
               saranno  molto  più  per  l'avvenire,  intorno  a  quel  corpo  con  tanti

               amorevoli uffizii et affezzione. E di vero il numero di cotanti artefici in
               Firenze  (che  tutti  vi  erano)  è  grandissimo  sempre  stato;  conciò  sia
               che queste arti sono sempre, per sì fatto modo fiorite in Firenze, che
               io credo che si possa dire senza ingiurie dell'altre città, che il proprio
               e principal nido e domicilio di quelle sia Fiorenza, non altrimenti che

               già fusse delle scienze Atene. Oltre al quale numero d'artefici, erano
               tanti  cittadini  loro  dietro  e  tanti  dalle  bande  delle  strade  dove  si
               passava,  che  più  non  ne  capivano.  E,  che  è  maggior  cosa,  non  si

               sentiva altro che celebrare da ognuno i meriti di Michelagnolo, e dire
               la vera virtù avere tanta forza, che poi che è mancata ogni speranza
               d'utile o onore che si possa da un virtuoso avere, ell'è nondimeno di
               sua natura e per proprio merito amata et onorata. Per le quali cose
   1804   1805   1806   1807   1808   1809   1810   1811   1812   1813   1814