Page 1800 - Giorgio Vasari
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che  aveva  capriccio  in  Roma  d'architetto,  et  aveva  fatto  fare  certe
               nicchie per mettervi figure, che erano l'una tre quadri alte con uno
               anello in cima, e vi provò a mettere dentro statue diverse, che non vi
               tornavano bene. Dimandò Michelagnolo quel che vi potessi mettere;
               rispose: "De' mazzi di anguille appiccate a quello anello". Fu assunto

               al governo della fabrica di S. Piero un signore che faceva professione
               d'intendere  Vitruvio  e  d'essere  censore  delle  cose  fatte.  Fu  detto  a
               Michelagnolo:  "Voi  avete  avuto  uno  alla  fabbrica  che  ha  un  grande

               ingegno".  Rispose  Michelagnolo:  "Gli  è  vero,  ma  gli  ha  cattivo
               giudizio". Aveva un pittore fatto una storia et aveva cavato di diversi
               luoghi  di  carte  e  di  pitture  molte  cose,  né  era  in  su  quella  opera
               niente che non fussi cavato, e fu mostro a Michelagnolo che veduta,
               gli fu dimandato da un suo amicissimo quel che gli pareva; rispose:

               "Bene  ha  fatto,  ma  io  non  so  al  dì  del  giudizio,  che  tutti  i  corpi
               piglieranno le lor membra, come farà quella storia, che non ci rimarrà
               niente": avvertimento a coloro che fanno l'arte, che s'avezzino a fare

               da  sé.  Passando  da  Modana  vedde  di  mano  di  maestro  Antonio
               Bigarino  modanese  scultore,  che  aveva  fatto  molte  figure  belle  di
               terra  cotta  e  colorite  di  colore  di  marmo,  le  quali  gli  parsono  una
               eccellente  cosa,  e  perché  quello  scultore  non  sapeva  lavorare  il
               marmo,  disse:  "Se  questa  terra  diventassi  marmo,  guai  alle  statue

               antiche". Fu detto a Michelagnolo che doveva risentirsi contro a Nanni
               di Baccio Bigio, perché voleva ogni dì competere seco; rispose: "Chi
               combatte con da pochi, non vince a nulla". Un prete suo amico disse:

               "Gli è peccato che non aviate tolto donna, perché aresti avuto molti
               figliuoli e lasciato loro tante fatiche onorate". Rispose Michelagnolo:
               "Io  ho  moglie  troppa,  che  è  questa  arte  che  m'ha  fatto  sempre
               tribolare,  et  i  miei  figliuoli  saranno  l'opere  che  io  lasserò;  che  se
               saranno da niente, si viverà un pezzo. E guai a Lorenzo di Bartoluccio

               Ghiberti  se  non  faceva  le  porte  di  S.  Giovanni,  perché  i  figliuoli  e'
               nipoti gli hanno venduto e mandato male tutto quello che lasciò: le
               porte  sono  ancora  in  piedi".  Il  Vasari  mandato  da  Giulio  Terzo  a

               un'ora  di  notte  per  un  disegno  a  casa  Michelagnolo,  trovò  che
               lavorava  sopra  la  Pietà  di  marmo  che  e'  ruppe.  Conosciutolo
               Michelagnolo  al  picchiare  della  porta,  si  levò  dal  lavoro  e  prese  in
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