Page 1796 - Giorgio Vasari
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Michelagnolo  una  Pietà  in  grembo  alla  Nostra  Donna  con  dua

               Angioletti mirabilissima, et un Cristo confitto in croce, che alzato la
               testa raccomanda lo spirito al Padre, cosa divina, oltre a un Cristo con
               la Samaritana al pozzo.

               Dilettossi molto della Scrittura Sacra, come ottimo cristiano che egli
               era,  et  ebbe  in  gran  venerazione  l'opere  scritte  da  fra'  Girolamo

               Savonarola  per  avere  udito  la  voce  di  quel  frate  in  pergamo.  Amò
               grandemente le bellezze umane per la imitazione dell'arte per potere
               scerre il bello dal bello, ché senza questa imitazione non si può far
               cosa perfetta; ma non in pensieri lascivi e disonesti, che l'ha mostro

               nel  modo  del  viver  suo,  che  è  stato  parchissimo,  essendosi
               contentato  quando  era  giovane,  per  istare  intento  al  lavoro,  d'un
               poco di pane e di vino, avendolo usato sendo vecchio fino che faceva
               il  Giudizio  di  cappella,  col  ristorarsi  la  sera  quando  aveva  finito  la

               giornata,  pur  parchissimamente;  che  se  bene  era  ricco  viveva  da
               povero,  né  amico  nessuno  mai  mangiò  seco  o  di  rado,  né  voleva
               presenti di nessuno, perché pareva, come uno gli donava qualcosa,
               d'essere sempre obligato a colui. La qual sobrietà lo faceva essere

               vigilantissimo  e  di  pochissimo  sonno,  e  bene  spesso  la  notte  si
               levava, non potendo dormire, a lavorare con lo scarpello avendo fatto
               una  celata  di  cartoni,  e  sopra  il  mezzo  del  capo  teneva  accesa  la
               candela, la quale con questo modo rendeva lume dove egli lavorava

               senza  impedimento  delle  mani.  Et  il  Vasari,  che  più  volte  vidde  la
               celata,  considerò  che  non  adoperava  cera,  ma  candele  di  sevo  di
               capra  schietto,  che  sono  eccellenti,  e  gliene  mandò  quattro  mazzi,
               che erano quaranta libbre. Il suo servitore garbato gliene portò alle

               dua ore di notte, e presentategliene, Michelagnolo ricusava che non
               le voleva, gli disse: "Messere, le m'hanno rotto per di qui in ponte le
               braccia, né le vo' riportare a casa che dinanzi al vostro uscio ci è una
               fanghiglia  soda  e  starebbono  ritte  agevolmente;  io  le  accenderò

               tutte". Michelagnolo gli disse: "Posale costì, che io non voglio che tu
               mi  faccia  le  baie  a  l'uscio".  Dissemi  che  molte  volte  nella  sua
               gioventù  dormiva  vestito,  come  quello  che  stracco  dal  lavoro  non
               curava di spogliarsi per aver poi a rivestirsi. Sono alcuni che l'hanno

               tassato  essere  avaro;  questi  s'ingannano,  perché  sì  delle  cose
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