Page 1799 - Giorgio Vasari
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aveva acquistato assai; fu dimandato Michelagnolo che gli pareva del

               facitore di quella; rispose: "Mentre che costui vorrà esser ricco, sarà
               del  continuo  povero".  Uno  amico  suo  che  già  diceva  messa  et  era
               religioso, capitò a Roma tutto pieno di puntali e di drappo e salutò
               Michelagnolo et egli si finse di non vederlo, per che fu l'amico forzato

               fargli  palese  il  suo  nome;  mostrò  di  maravigliarsi  Michelagnolo  che
               fussi in quell'abito, poi soggiunse quasi rallegrandosi: "Oh voi siete
               bello!  Se  fossi  così  drento,  come  io  vi  veggio  di  fuori,  buon  per

               l'anima vostra". Al medesimo che aveva raccomandato uno amico suo
               a Michelagnolo che gli aveva fatto fare una statua, pregandolo che gli
               facessi  dare  qualcosa  più,  il  che  amorevolmente  fece;  ma  l'invidia
               dello amico che richiese Michelagnolo credendo che non lo dovesse
               fare, veggendo pur che l'aveva fatto, fece che se ne dolse, e tal cosa

               fu detta a Michelagnolo; onde rispose che gli dispiacevano gli uomini
               fognati, stando nella metafora della architettura, intendendo che con
               quegli che hanno due bocche, mal si può praticare. Domandato da

               uno  amico  suo  quel  che  gli  paresse  d'uno  che  aveva  contrafatto  di
               marmo  figure  antiche  delle  più  celebrate,  vantandosi  lo  immitatore
               che di gran lunga aveva superato gli antichi; rispose: "Chi va dietro a
               altri, mai non li passa innanzi, e chi non sa far bene da sé, non può
               servirsi  bene  delle  cose  d'altri".  Aveva  non  so  che  pittore  [fatto]

               un'opera,  dove  era  un  bue  che  stava  meglio  delle  altre  cose;  fu
               dimandato  perché  il  pittore  aveva  fatto  più  vivo  quello  che  l'altre
               cose, disse: "Ogni pittore ritrae se medesimo bene". Passando da San

               Giovanni di Fiorenza gli fu dimandato il suo parere di quelle porte,
               egli rispose: "Elle sono tanto belle, che le starebbon bene alle porte
               del  Paradiso".  Serviva  un  principe  che  ogni  dì  variava  disegni,  né
               stava fermo; disse Michelagnolo a uno amico suo: "Questo signore ha
               un cervello come una bandiera di campanile, che ogni vento che vi dà

               drento la fa girare". Andò a vedere una opera di scultura che doveva
               mettersi  fuora  perché  era  finita,  e  si  affaticava  lo  scultore  assai  in
               acconciare  i  lumi  delle  finestre  perch'ella  mostrassi  bene,  dove

               Michelagnolo gli disse: "Non ti affaticare che l'importanza sarà il lume
               della  piazza",  volendo  inferire  che  come  le  cose  sono  in  publico,  il
               populo fa giudizio s'elle sono buone o cattive. Era un gran principe
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