Page 179 - Giorgio Vasari
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Finalmente  essendo  Giovanni  già  vecchissimo,  si  morì  l'anno  1320,
               dopo aver fatto oltre a quelle che dette si sono, molte altre opere di
               scultura et architettura. E nel vero, si deve molto a lui et a Nicola suo
               padre, poiché in tempi privi d'ogni bontà di disegno, diedero in tante
               tenebre non piccolo lume alle cose di quest'arti, nelle quali furono in

               quell'età veramente eccellenti. Fu sotterrato Giovanni in Camposanto
               onoratamente,  nella  stessa  arca  dove  era  stato  posto  Nicola  suo
               padre.

               Furono  discepoli  di  Giovanni  molti  che  dopo  lui  fiorirono,  ma
               particolarmente  Lino  scultore  et  architetto  sanese,  il  quale  fece  in

               Pisa la capella dove è il corpo di S. Ranieri, in Duomo, tutta ornata di
               marmi, e similmente il vaso del battesimo ch'è in detto Duomo, col
               nome suo.

               Né si maravigli alcuno che facessero Nicola e Giovanni tante opere,
               perché, oltre che vissono assai, essendo i primi maestri in quel tempo
               che  fussono  in  Europa,  non  si  fece  alcuna  cosa  d'importanza  alla

               quale non intervenissono, come, oltre a quelle che dette si sono, in
               molte iscrizzioni si può vedere. E poiché con l'occasione di questi due
               scultori et architetti si è delle cose di Pisa ragionato, non tacerò, che
               in  su  le  scalee  di  verso  lo  Spedale  Nuovo  intorno  alla  base  che

               sostiene un leone et il vaso che è sopra la colonna di porfido, sono
               queste parole:

               Questo è 'l talento che Cesare Imperadore diede a Pisa, con lo quale
               si  misurava  lo  censo  che  a  lui  era  dato:  lo  quale  è  edificato  sopra
               questa  colonna  e  leone  nel  tempo  di  Giovanni  Rosso  Operaio

               dell'opera  di  S.  Maria  Maggiore  di  Pisa  Anno  Domini  MCCCXIII.
               Indictione secunda di Marso.



               IL FINE DELLA VITA DI NICOLA E GIOVANNI PISANI
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