Page 177 - Giorgio Vasari
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colonne sostenute da leoni, e nelle sponde fece alcune storie della

               vita di Gesù Cristo. È un peccato veramente, che tanta spesa, tanta
               diligenza e tanta fatica, non fusse accompagnata da buon disegno e
               non avesse la sua perfezzione, né invenzione, né grazia, né maniera
               che buona fusse, come averebbe a' tempi nostri ogni opera che fusse

               fatta  anco  con  molto  minore  spesa  e  fatica.  Nondimeno  dovette
               recare  agli  uomini  di  que'  tempi,  avvezzi  a  vedere  solamente  cose
               goffissime, non piccola maraviglia.

               Fu finita quest'opera l'anno 1320, come appare in certi versi che sono
               intorno al detto pergamo, che dicono così:



               Laudo Deum verum, per quem sunt optima rerum,

               qui dedit has puras hominem formare figuras;

               hoc opus, his annis Domini sculpsere Johannis

               arte manus sole quondam natique Nicole,

               cursis undenis tercentum milleque plenis.


               con altri tredici versi, i quali non si scrivono per meno essere noiosi a

               chi legge, e perché questi bastano non solo a far fede che il detto
               pergamo è di mano di Giovanni, ma che gl'uomini di que' tempi erano
               in tutte le cose così fatti.

               Una Nostra Donna ancora, che in mezzo a S. Giovanni Batista et un
               altro Santo si vede in marmo sopra la porta principale del Duomo, è

               di  mano  di  Giovanni,  e  quegli  che  a'  piedi  della  Madonna  sta  in
               ginocchioni, si dice essere Piero Gambacorti Operaio. Comunque sia,
               nella base dove posa l'imagine di Nostra Donna sono queste parole
               intagliate:



               Sub Petri cura haec pia fuit sculpta figura:

               Nicoli nato sculptore Joanne vocato.
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