Page 175 - Giorgio Vasari
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battesimo piccolo di S. Giovanni, dove sono alcune storie di mezzo
               rilievo della vita di quel Santo.

               Andato poi a Bologna, ordinò la cappella maggiore della chiesa di S.
               Domenico, nella quale gli fu fatto fare di marmo l'altare da Teodorigo
               Borgognoni lucchese, vescovo e frate di quell'ordine; nel qual luogo
               medesimo  fece  poi  l'anno  1298  la  tavola  di  marmo,  dove  sono  la

               Nostra  Donna  et  altre  otto  figure  assai  ragionevoli.  E  l'anno  1300
               essendo  Nicola  da  Prato  cardinale  legato  del  Papa  a  Firenze,  per
               accomodare le discordie de' Fiorentini, gli fece fare un monasterio di
               donne in Prato, che dal suo nome si chiama S. Nicola, e restaurare

               nella medesima terra il convento di S. Domenico, e così anco quel di
               Pistoia, nell'uno e nell'altro de' quali si vede ancora l'arme di detto
               cardinale.

               E perché i Pistolesi avevano in venerazione il nome di Nicola padre di
               Giovanni, per quello che colla sua virtù aveva in quella città adoprato,
               fecion fare a esso Giovanni un pergamo di marmo per la chiesa di S.

               Andrea, simile a quello che egli aveva fatto nel Duomo di Siena; e ciò
               per concorrenza d'uno, che poco inanzi n'era stato fatto nella chiesa
               di  S.  Giovanni  Evangelista  da  un  tedesco,  che  ne  fu  molto  lodato.
               Giovanni dunque diede finito il suo in quattro anni, avendo l'opera di

               quello divisa in cinque storie della vita di Gesù Cristo, e fattovi oltre
               ciò  un  Giudizio  Universale  con  quella  maggior  diligenza  che  seppe,
               per pareggiare o forse passare quello allora tanto nominato d'Orvieto.
               E  intorno  a  detto  pergamo  sopra  alcune  colonne  che  lo  reggono,

               intagliò  nell'architrave,  parendogli,  come  fu  in  vero,  per  quanto
               sapeva quella età, aver fatto una grande e bell'opera, questi versi:



               Hoc opus sculpsit Joannes, qui res non egit inanes,

               Nicoli natus... meliora beatus,
               quem genuit Pisa, doctum super omnia visa.



               Fece  Giovanni  in  quel  medesimo  tempo  la  pila  dell'acqua  santa  di
               marmo della chiesa di S. Giovanni Evangelista nella medesima città,
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