Page 1784 - Giorgio Vasari
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solo di tutti gli amici suoi, ma di tutta Roma, et il fermamento e
stabilimento di quella fabbrica. Seguì che morì Paulo Quarto e fu
creato dopo lui Pio Quarto, il quale facendo seguitare di murare il
palazzetto del bosco di Belvedere a Pirro Ligorio restato architetto del
palazzo, fece offerte e carezze assai a Michelagnolo. Il motu proprio
avuto prima da Paulo Terzo, e da Iulio Terzo e Paulo Quarto sopra la
fabbrica di San Piero, gli confermò e gli rendé una parte delle entrate
e provisioni tolte da Paulo Quarto, adoperandolo in molte cose delle
sue fabriche, et a quella di S. Piero nel tempo suo fece lavorare
gagliardamente. Particolarmente se ne servì nel fare un disegno per
la sepoltura del marchese Marignano suo fratello, la quale fu allogata
da Sua Santità per porsi nel Duomo di Milano al cavalier Lione Lioni
aretino, scultore eccellentissimo, molto amico di Michelagnolo, che a
suo luogo si dirà della forma di questa sepoltura. Et in quel tempo il
cavaliere Lione ritrasse in una medaglia Michelagnolo molto
vivacemente, et a compiacenza di lui gli fece nel rovescio un cieco
guidato da un cane con queste lettere attorno: "Docebo iniquos vias
tuas et impii ad te convertentur". E perché gli piacque assai gli donò
Michelagnolo un modello d'uno Ercole che scoppia Anteo, di sua
mano, di cera con certi suoi disegni. Di Michelagnolo non ci è altri
ritratti che duoi di pittura, uno di mano del Bugiardino e l'altro di
Iacopo del Conte, et uno di bronzo di tutto rilievo fatto da Daniello
Ricciarelli e questo del cavalier Lione, da e' quali se n'è fatte tante
copie, che n'ho visto in molti luoghi di Italia e fuori assai numero.
Andò il medesimo anno Giovanni cardinale de' Medici, figliuolo del
duca Cosimo, a Roma, per il cappello a Pio Quarto, e convenne, come
suo servitore e familiare, al Vasari andar seco, che volentieri vi andò
e vi stette circa un mese per godersi Michelagnolo, che l'ebbe
carissimo e di continuo gli fu a torno. Aveva portato seco il Vasari, per
ordine di sua eccellenza, il modello di legno di tutto il palazzo ducale
di Fiorenza, insieme coi disegni delle stanze nuove, che erano state
murate e dipinte da lui, quali desiderava Michelagnolo vedere in
modello e disegno, poi che sendo vecchio non poteva vedere l'opere,
le quali erano copiose, diverse e con varie invenzioni e capricci, che
cominciavano dalla castrazione di Celo, Saturno, Opi, Cerere, Giove,