Page 1774 - Giorgio Vasari
P. 1774
in casa di Michelagnolo dove era rotta questa Pietà, dopo lungo
ragionamento li dimandò per che cagione l'avessi rotta e guasto
tante maravigliose fatiche: rispose esserne cagione la importunità di
Urbino suo servidore, che ogni dì lo sollecitava a finirla, e che fra
l'altre cose gli venne levato un pezzo d'un gomito della Madonna, e
che prima ancora se l'era recata in odio e ci aveva avuto molte
disgrazie attorno di un pelo che v'era; dove scappatogli la pazienzia
la roppe, e la voleva rompere affatto, se Antonio suo servidore non se
gli fusse raccomandato che così com'era gliene donassi. Dove Tiberio
inteso ciò, parlò al Bandino, che desiderava di avere qualcosa di
mano sua, et il Bandino operò che Tiberio promettessi a Antonio
scudi duecento d'oro, e pregò Michelagnolo che se volessi che con
suo aiuto di modelli Tiberio la finissi per il Bandino, saria cagione che
quelle fatiche non sarebbono gettate invano, e ne fu contento
Michelagnolo; là dove ne fece loro un presente. Questa fu portata via
subito e rimessa insieme poi da Tiberio, e rifatto non so che pezzi,
ma rimase imperfetta per la morte del Bandino, di Michelagnolo e di
Tiberio. Truovasi al presente nelle mani di Pierantonio Bandini,
figliuolo di Francesco, alla sua vigna di Monte Cavallo. E tornando a
Michelagnolo, fu necessario trovar qualcosa poi di marmo perché e'
potessi ogni giorno passar tempo scarpellando, e fu messo un altro
pezzo di marmo, dove era stato già abbozzato un'altra Pietà, varia da
quella, molto minore.
Era entrato a servire Paulo Quarto Pirro Ligorio architetto, e sopra
alla fabbrica di San Piero, e di nuovo travagliava Michelagnolo, et
andavano dicendo che egli era rimbambito. Onde sdegnato da queste
cose volentieri se ne sarebbe tornato a Fiorenza, e soprastato a
tornarsene, fu di nuovo da Giorgio sollecitato con lettere; ma egli
conosceva d'esser tanto invecchiato e condotto già alla età di
ottantun anno, scrivendo al Vasari in quel tempo per suo ordinario, e
mandandogli varii sonetti spirituali, gli diceva che era al fine della
vita, che guardassi dove egli teneva i suoi pensieri, leggendo
vedrebbe che era alle ventiquattro ore, e non nasceva pensiero in lui
che non vi fussi scolpita la morte, dicendo in una sua: