Page 1766 - Giorgio Vasari
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seguente amendue fussino alla vigna Iulia; nel qual luogo ebbe molti
               ragionamenti seco, che condussero quell'opera quasi alla bellezza che
               ella  è,  né  faceva  né  deliberava  cosa  nessuna  di  disegno  senza  il
               parere  e  giudizio  suo.  Et  in  fra  l'altre  volse,  perché  egli  ci  andava
               spesso  col  Vasari,  stando  Sua  Santità  intorno  alla  fonte  dell'Acqua

               Vergine con dodici cardinali, arrivato Michelagnolo volse (dico) il Papa
               per  forza  che  Michelagnolo  gli  sedessi  allato,  quantunque  egli
               umilissimamente  il  recusassi,  onorando  lui  sempre,  quanto  è

               possibile, la virtù sua.
               Fecegli fare un modello d'una facciata per un palazzo che Sua Santità

               desiderava fare allato a San Rocco, volendosi servire del mausoleo di
               Augusto  per  il  resto  della  muraglia;  che  non  si  può  vedere  per
               disegno di facciata, né il più vario, né il più ornato, né il più nuovo di
               maniera e di ordine, avenga, come s'è visto in tutte le cose sue, che

               e' non s'è mai voluto obligare a legge, o antica, o moderna di cose
               d'architettura,  come  quegli  che  ha  auto  l'ingegno  atto  a  trovare
               sempre cose nuove e varie e non punto men belle. Questo modello è
               oggi appresso il duca Cosimo de' Medici, che gli fu donato da papa

               Pio Quarto, quando gli andò a Roma, che lo tiene fra le sue cose più
               care.  Portò  tanto  rispetto  questo  Papa  a  Michelagnolo,  che  del
               continuo  prese  la  sua  protezione  contro  a  cardinali  et  altri  che
               cercavano calunniarlo, e volse che sempre per valenti e reputati che

               fussino  gli  artefici  andassino  a  trovarlo  a  casa,  e  gli  ebbe  tanto
               rispetto e reverenza, che non si ardiva Sua Santità per non gli dare
               fastidio a richiederlo di molte cose, che Michelagnolo ancor che fussi
               vecchio  poteva  fare.  Aveva  Michelagnolo  fino  nel  tempo  di  Paulo

               Terzo  per  suo  ordine  dato  principio  a  far  rifondare  il  ponte  Santa
               Maria  di  Roma,  il  quale  per  il  corso  dell'acqua  continuo  e  per
               l'antichità sua era indebolito e rovinava. Fu ordinato da Michelagnolo
               per via di casse il rifondare e fare diligenti ripari alle pile, e di già ne

               aveva condotto a fine una gran parte e fatto spese grosse in legnami
               e  trevertini  a  benefizio  di  quella  opera,  e  venendosi  nel  tempo  di
               Giulio Terzo in congregazione coi cherici di camera in pratica di dargli
               fine, fu proposto fra loro da Nanni di Baccio Bigio architetto, che con

               poco tempo e somma di danari si sarebbe finito, allogando in cottimo
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