Page 1761 - Giorgio Vasari
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il prezzo fra loro, et il Vasari suplicò il Papa a far che Michelagnolo ne
pigliassi la protezione, e perché il Vasari aveva proposto per gl'intagli
di quella opera Simon Mosca e per le statue Raffael Monte Lupo,
consigliò Michelagnolo che non vi si facessi intagli di fogliami né
manco ne' membri dell'opera di quadro, dicendo che dove vanno
figure di marmo non ci vuole essere altra cosa. Per il che il Vasari
dubitò che non lo facessi perché l'opera rimanessi povera; et in
effetto poi quando e' la vedde finita confessò che gli avessi avuto
giudizio, e grande. Non volse Michelagnolo che il Monte Lupo facessi
le statue, avendo visto quanto s'era portato male nelle sue della
sepoltura di Giulio Secondo, e si contentò più presto ch'elle fussino
date a Bartolomeo Ammannati, quale il Vasari aveva messo innanzi,
ancor che il Buonarroto avessi un poco di sdegno particolare seco e
con Nanni di Baccio Bigio, nato, se ben si considera, da legger
cagione, che essendo giovanetti, mossi dall'afezione dell'arte più che
per offenderlo, avevano industriosamente, entrando in casa, levati a
Anton Mini creato di Michelagnolo molte carte disegnate, che di poi
per via del magistrato de' signori Otto gli furon rendute tutte, né gli
volse, per intercessione di Messer Giovanni Norchiati canonico di San
Lorenzo amico suo, fargli dare altro gastigo. Dove il Vasari,
ragionandogli Michelagnolo di questa cosa, gli disse ridendo che gli
pareva che non meritassino biasimo alcuno e che s'egli avessi potuto,
arebbe non solamente toltogli parecchi disegni, ma l'arebbe spogliato
di tutto quel che gli avessi potuto avere di suo mano solo per
imparare l'arte, che s'ha da volere bene a quegli che cercan la virtù, e
premiargli ancora, perché non si hanno questi a trattare come quegli
che vanno rubando i danari, le robe e l'altre cose importanti. Or così
si recò la cosa in burla. Fu ciò cagione che a quella opera di Montorio
si diede principio, e che il medesimo anno il Vasari e lo Ammannato
andorono a far condurre i marmi da Carrara a Roma per far detto
lavoro. Era in quel tempo ogni giorno il Vasari con Michelagnolo; dove
una mattina il Papa dispensò per amorevolezza ambidue che facendo
le sette chiese a cavallo, ch'era l'anno santo, ricevessino il perdono a
doppio; dove nel farle ebbono fra l'una e l'altra chiesa molti utili e
begli ragionamenti dell'arte et industriosi, che 'l Vasari ne distese un
dialogo, che a migliore occasione si manderà fuori con altre cose