Page 1756 - Giorgio Vasari
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cieca di lumi, e che aveva di fuori troppi ordini di colonne l'un sopra

               l'altro,  e  che  con  tanti  risalti,  aguglie  e  tritumi  di  membri  teneva
               molto più dell'opera todesca, che del buon modo antico o della vaga
               e  bella  maniera  moderna;  et  oltre  a  questo,  che  e'  si  poteva
               risparmiare cinquanta anni di tempo a finirla e più di trecento mila

               scudi di spesa, e condurla con più maestà e grandezza e facilità, e
               maggior disegno di ordine, bellezza e comodità. E lo mostrò poi in un
               modello  che  e'  fece  per  ridurlo  a  quella  forma  che  si  vede  oggi

               condotta l'opera, e fé conoscere quel che e' diceva essere verissimo.
               Questo modello gli costò venticinque scudi e fu fatto in quindici dì;
               quello del San Gallo passò, come s'è detto, quattro mila e durò molti
               anni. E da questo et altro modo di fare si conobbe che quella fabbrica
               era  una  bottega  et  un  trafico  da  guadagnare,  il  quale  si  andava

               prolongando con intenzione di non finirlo ma' da chi se l'avesse presa
               per incetta. Questi modi non piacevono a questo uomo da bene, e
               per  levarsegli  d'attorno,  mentre  che  'l  Papa  lo  forzava  a  pigliare

               l'ufizio  dello  architettore  di  quella  opera,  disse  loro  un  giorno
               apertamente che eglino si aiutassino con gli amici e facessino ogni
               opera che e' non entrassi in quel governo, perché se gli avesse avuto
               tal cura, non voleva in quella fabbrica nessuno di loro; le quali parole
               dette  in  publico  l'ebbero  per  male,  come  si  può  credere,  e  furono

               cagione  che  gli  posono  tanto  odio,  il  quale  crescendo  ogni  dì  nel
               vedere mutare tutto quell'ordine drento e fuori, che non lo lassorono
               mai  vivere,  ricercando  ogni  dì  varie  e  nuove  invenzioni  per

               travagliarlo, come si dirà a suo luogo.
               Finalmente papa Paulo gli fece un motu proprio, come lo creava capo

               di quella fabbrica con ogni autorità e che e' potessi fare e disfare quel
               che v'era, crescere e scemare e variare a suo piacimento ogni cosa, e
               volse che il governo de' ministri tutti dependessino dalla volontà sua.
               Dove Michelagnolo, visto tanta sicurtà e fede del Papa verso di lui,

               volse per mostrare la sua bontà che fussi dichiarato nel motu proprio
               come egli serviva la fabrica per l'amore de Dio e senza alcun premio,
               se bene il Papa gli aveva prima dato il passo di Parma del fiume, che
               gli rendeva da secento scudi, che lo perdé nella morte del duca Pier

               Luigi Farnese e per scambio gli fu dato una cancelleria di Rimini di
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