Page 1760 - Giorgio Vasari
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disegnando papa Paulo che quelle statue antiche per il suo palazzo si
restaurassino, Michelagnolo favorì volentieri Guglielmo dalla Porta
scultore milanese, il quale giovane di speranza dal sudetto fra'
Bastiano era stato raccomandato a Michelagnolo, che piaciutoli il far
suo, lo messe innanzi a papa Paulo per acconciare dette statue, e la
cosa andò sì innanzi che gli fece dare Michelagnolo l'ufizio del
Piombo; che dato poi ordine al restaurarle, come se ne vede ancora
oggi in quel palazzo, dove fra' Guglielmo [scordatosi] de' benefizii
ricevuti, fu poi uno de' contrari a Michelagnolo. Successe l'anno 1549
la morte di papa Paulo Terzo, dove dopo la creazione di papa Giulio
Terzo, il cardinale Farnese ordinò fare una gran sepoltura a papa
Paulo suo per le mani di fra' Guglielmo, il quale avendo ordinato di
metterla in San Piero sotto il primo arco della nuova chiesa sotto la
tribuna, che impediva il piano di quella chiesa e non era in verità il
luogo suo, e perché Michelagnolo consigliò giudiziosamente che là
non poteva né doveva stare, il frate gli prese odio credendo che lo
facessi per invidia, ma ben s'è poi accorto che gli diceva il vero e che
il mancamento è stato da lui che ha avuto la comodità e non l'ha
finita, come si dirà altrove, et io ne fo fede, avvenga che l'anno 1550
io fussi per ordine di papa Giulio Terzo andato a Roma a servirlo, e
volentieri per godermi Michelagnolo, fui per tal consiglio adoperato;
dove Michelagnolo desiderava che tal sepoltura si mettessi in una
delle nicchie dove è oggi la colonna degli spiritati, che era il luogo
suo, et io mi ero adoperato che Giulio Terzo si risolveva, per
conrispondenza di quella opera, far la sua nell'altra nicchia col
medesimo ordine che quella di papa Paulo; dove il frate che la prese
in contrario fu cagione che la sua non s'è mai poi finita e che quella di
quello altro Pontefice non si facessi, che tutto fu pronosticato da
Michelagnolo.
Voltossi papa Giulio a far fare quell'anno nella chiesa di San Piero a
Montorio una cappella di marmo con dua sepolture per Antonio
cardinale da' Monti suo zio e Messer Fabbiano, avo del Papa, primo
principio della grandezza di quella casa illustre. Della quale avendo il
Vasari fatto disegni e modelli, papa Giulio, che stimò sempre la virtù
di Michelagnolo et amava il Vasari, volse che Michelagnolo ne facessi