Page 1749 - Giorgio Vasari
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e sopra i termini era per fine candelieri di marmo e nel mezzo l'arme
               di papa Giulio, e sopra il Profeta e la Sibilla nel vano della nicchia vi
               fece per ciascuna una finestra per comodità di que' frati che ufiziano
               quella  chiesa,  avendovi  fatto  il  coro  dietro,  che  servono,  dicendo  il
               divino ufizio, a mandare le voci in chiesa et a vedere celebrare. E nel

               vero che tutta questa opera è tornata benissimo, ma non già a gran
               pezzo  come  era  ordinato  il  primo  disegno.  Risolvessi  Michelagnolo,
               poiché non poteva fare altro, di servire papa Paulo, il quale volle che

               proseguisse  l'ordinatogli  da  Clemente  senza  alterare  niente
               l'invenzione  o  concetto  che  gli  era  stato  dato,  avendo  rispetto  alla
               virtù  di  quell'uomo,  al  quale  portava  tanto  amore  e  riverenza,  che
               non  cercava  se  non  piacergli,  come  ne  aparve  segno,  che
               desiderando Sua Santità che sotto il Iona di cappella ove era prima

               l'arme di papa Giulio II, mettervi la sua, essendone ricerco, per non
               fare torto a Giulio et a Clemente non ve la volse porre, dicendo non
               istare bene, e ne restò Sua Santità satisfatto per non gli dispiacere, e

               conobbe molto bene la bontà di quell'uomo quanto tirava dietro allo
               onesto et al giusto senza rispetto et adulazione, cosa che loro son
               soliti provar di rado.

               Fece dunque Michelagnolo fare, che non vi era prima, una scarpa di
               mattoni ben murati e scelti e ben cotti alla facciata di detta cappella,
               e volse che pendessi dalla somità di sopra un mezzo braccio, perché

               né  polvere  né  altra  bruttura  potessi  fermare  sopra.  Né  verrò  a
               particolari della invenzione o componimento di questa storia, perché
               se  n'è  ritratte  e  stampate  tante  e  grandi  e  piccole,  che  e'  non  par
               necessario  perdervi  tempo  a  descriverla.  Basta  che  si  vede  che

               l'intenzione  di  questo  uomo  singulare  non  ha  voluto  entrare  in
               dipignere altro che la perfetta e proporzionatissima composizione del
               corpo umano et in diversissime attitudini; non sol questo, ma insieme
               gli  affetti  delle  passioni  e  contentezze  dell'animo,  bastandogli

               satisfare in quella parte di che è stato superiore a tutti i suoi artefici,
               e mostra la via della gran maniera e degli ignudi e quanto e' sappi
               nelle dificultà del disegno, e finalmente ha aperto la via alla facilità di
               questa  arte  nel  principale  suo  intento,  che  è  il  corpo  umano,  et

               attendendo  a  questo  fin  solo,  ha  lassato  da  parte  le  vaghezze  de'
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