Page 1746 - Giorgio Vasari
P. 1746

principale gli aveva ordinato che vi facessi quando per la sua superbia

               Lucifero  fu  dal  Cielo  cacciato  e  precipitati  insieme  nel  centro  dello
               inferno  tutti  quegli  Angeli  che  peccarono  con  lui.  Delle  quali
               invenzioni  molti  anni  innanzi  s'è  trovato  che  aveva  fatto  schizzi
               Michelagnolo e varii disegni, un de' quali poi fu posto in opera nella

               chiesa  della  Trinità  di  Roma  da  un  pittore  ciciliano,  il  quale  stette
               molti mesi con Michelagnolo a servirlo e macinar colori. Questa opera
               è  nella  croce  della  chiesa  alla  cappella  di  San  Gregorio  dipinta  a

               fresco,  che  ancora  che  sia  mal  condotta,  si  vede  un  certo  che  di
               terribile  e  di  vario  nelle  attitudini  e  groppi  di  quegli  ignudi  che
               piovono  dal  cielo  e  de'  cascati  nel  centro  della  terra  conversi  in
               diverse  forme  di  diavoli  molto  spaventate  e  bizzarre,  et  è  certo
               capricciosa  fantasia.  Mentre  che  Michelagnolo  dava  ordine  a  far

               questi disegni e cartoni della prima facciata del Giudizio, non restava
               giornalmente essere alle mani con gli agenti del duca d'Urbino, dai
               quali era incaricato aver ricevuto da Giulio II sedicimila scudi per la

               sepoltura, e non poteva soportare questo carico; e desiderava finirla
               un giorno quantunque e' fussi già vecchio, e volentieri se ne sarebbe
               stato a Roma, poiché senza cercarla gli era venuta questa occasione
               per  non  tornare  più  a  Fiorenza,  avendo  molta  paura  del  duca
               Alessandro de' Medici, il quale pensava gli fusse poco amico; per che

               avendogli fatto intendere per il signor Alessandro Vitegli che dovessi
               vedere  dove  fussi  miglior  sito  per  fare  il  castello  e  cittadella  di
               Fiorenza, rispose non vi volere andare se non gli era comandato da

               papa Clemente.
               Finalmente fu fatto lo accordo di questa sepoltura, e che così finissi in

               questo  modo:  che  non  si  facessi  più  la  sepoltura  isolata  in  forma
               quadra,  ma  solamente  una  di  quelle  facce  sole  in  quel  modo  che
               piaceva a Michelagnolo, e che fussi obligato a metterci di sua mano
               sei  statue,  et  in  questo  contratto  che  si  fece  col  duca  d'Urbino

               concesse  sua  eccellenzia  che  Michelagnolo  fussi  obligato  a  papa
               Clemente quattro mesi dell'anno o a Fiorenza, o dove più gli paresse
               adoperarlo;  et  ancora  che  paressi  a  Michelagnolo  d'esser  quietato,
               non finì per questo; perché desiderando Clemente di vedere l'ultima

               pruova delle forze della sua virtù, lo faceva attendere al cartone del
   1741   1742   1743   1744   1745   1746   1747   1748   1749   1750   1751