Page 1744 - Giorgio Vasari
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parziali; e la corte medesima cercò di Michelagnolo a casa, il quale
dubitandone s'era fuggito segretamente in casa d'un suo grande
amico, ove stette molti giorni nascosto, tanto che passato la furia,
ricordandosi papa Clemente della virtù di Michelagnolo, fé fare
diligenza di trovarlo, con ordine che non se gli dicessi niente, anzi,
che se gli tornassi le solite provisioni, e che egli attendessi all'Opera
di S. Lorenzo mettendovi per proveditore Messer Giovanbatista
Figiovanni, antico servidore di casa Medici e priore di S. Lorenzo.
Dove assicurato Michelagnolo cominciò, per farsi amico Baccio Valori,
una figura di tre braccia di marmo che era uno Apollo che si cavava
del turcasso una freccia, e lo condusse presso al fine, il quale è oggi
nella camera del principe di Fiorenza, cosa rarissima, ancora che non
sia finita del tutto.
In questo tempo essendo mandato a Michelagnolo un gentiluomo del
duca Alfonso di Ferrara, che aveva inteso che gli aveva fatto qualcosa
rara di suo mano, per non perdere una gioia così fatta, arrivato che fu
in Fiorenza e trovatolo, gli presentò lettere di credenza da quel
signore. Dove Michelagnolo fattogli accoglienze, gli mostrò la Leda
dipinta da lui che abraccia il cigno, e Castore e Polluce che uscivano
dell'uovo in certo quadro grande dipinto a tempera col fiato; e
pensando il mandato del Duca al nome che sentiva fuori di
Michelagnolo che dovessi aver fatto qualche gran cosa, non
conoscendo né l'artificio, né l'eccellenza di quella figura, disse a
Michelagnolo: "Oh, questa è una poca cosa". Gli dimandò
Michelagnolo che mestiero fussi il suo, sapendo egli che niuno meglio
può dar giudizio delle cose che si fanno che coloro che vi sono
essercitati pur assai drento. Rispose ghignando: "Io son mercante",
credendo non essere stato conosciuto da Michelagnolo per
gentiluomo, e quasi fattosi beffe d'una tal dimanda mostrando ancora
insieme sprezzare l'industria de' Fiorentini. Michelagnolo che aveva
inteso benissimo el parlar così fatto, rispose alla prima: "Voi farete
questa mala mercanzia per il vostro signore. Levatevimi dinanzi". E
così in que' giorni Anton Mini suo creato, che aveva due sorelle da
maritarsi, gliene chiese, et egli gliene donò volentieri, con la maggior
parte de' disegni e cartoni fatti da lui, ch'erano cosa divina. Così due