Page 1743 - Giorgio Vasari
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suoi due disse che aveva portato in Ferrara dodicimila scudi, e che se
               gli  bisognava  erano  al  piacer  suo  insieme  con  esso  lui.  Il  Duca  lo
               menò a spasso come aveva fatto altra volta per il palazzo, e quivi gli
               mostrò  ciò  che  aveva  di  bello  fino  a  un  suo  ritratto  di  mano  di
               Tiziano, il quale fu da lui molto commendato. Né però lo poté mai

               fermare in palazzo, perché egli alla osteria volse ritornare, onde l'oste
               che  l'alloggiava  ebbe  sotto  mano  dal  Duca  infinite  cose  da  fargli
               onore  e  commissione  alla  partita  sua  di  non  pigliare  nulla  del  suo

               alloggio. Indi si condusse a Vinegia, dove desiderando di conoscerlo
               molti  gentiluomini,  egli  che  sempre  ebbe  poca  fantasia  che  di  tale
               esercizio  s'intendessero,  si  partì  di  Giudecca,  dove  era  alloggiato,
               dove  si  dice  che  allora  disegnò  per  quella  città,  pregato  dal  doge
               Gritti,  il  ponte  del  Rialto,  disegno  rarissimo  d'invenzione  e

               d'ornamento.

               Fu richiamato Michelagnolo con gran preghi alla patria, e fortemente
               raccomandatogli  che  non  volessi  abandonar  l'impresa  e  mandatogli
               salvo condotto, finalmente vinto dallo amore non senza pericolo della
               vita, ritornò, et in quel mentre finì la Leda che faceva, come si disse,

               dimandatali dal duca Alfonso, la quale fu portata poi in Francia per
               Anton Mini suo creato. Et intanto rimediò al campanile di S. Miniato,
               torre  che  offendeva  stranamente  il  campo  nimico  con  due  pezzi  di
               artiglieria, di che voltosi a batterlo con cannoni grossi i bombardieri

               del  campo  l'avevon  quasi  lacero  e  l'arebbono  rovinato;  onde
               Michelagnolo,  con  balle  di  lana  e  gagliardi  materassi  sospesi  con
               corde, lo armò di maniera, che gli è ancora in piedi. Dicono ancora
               che  nel  tempo  dell'assedio  gli  nacque  occasione  per  la  voglia  che

               prima aveva d'un sasso di marmo di nove braccia venuto da Carrara,
               che per gara e concorrenza fra loro, papa Clemente lo aveva dato a
               Baccio Bandinelli; ma per essere tal cosa nel publico, Michelagnolo la
               chiese al gonfaloniere, et esso glielo diede che facesse il medesimo,

               avendo  già  Baccio  fatto  il  modello  e  levato  di  molta  pietra  per
               abozzarlo.  Onde  fece  Michelagnolo  un  modello,  il  quale  fu  tenuto
               maraviglioso e cosa molto vaga, ma nel ritorno de' Medici fu restituito
               a  Baccio.  Fatto  lo  accordo,  Baccio  Valori  comessario  del  Papa  ebbe

               comissione di far pigliare e mettere al Bargello certi cittadini de' più
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