Page 1731 - Giorgio Vasari
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espressa la storia di Noè, quando inebriato dal vino dorme scoperto
               et  ha  presenti  un  figliuolo  che  se  ne  ride  e  due  che  lo  ricuoprono;
               storia e virtù d'artefice incomparabile e da non poter essere vinta se
               non da se medesimo. Conciò sia che come se ella per le cose fatte
               insino  allora  avessi  preso  animo,  risorse  e  demostrossi  molto

               maggiore nelle cinque Sibille e ne' sette Profeti fatti qui di grandezza
               di  cinque  braccia  l'uno  e  più;  dove  in  tutti  sono  attitudini  varie  e
               bellezza di panni e varietà di vestiri, e tutto insomma con invenzione

               et iudizio miracoloso, onde a chi distingue gli affetti loro appariscono
               divini.

               Vedesi quel Ieremia con le gambe incrocicchiate, tenersi una mano
               alla  barba  posando  il  gomito  sopra  il  ginocchio,  l'altra  posar  nel
               grembo et aver la testa chinata d'una maniera che ben dimostra la
               malinconia, i pensieri, la cogitazione e l'amaritudine che egli ha del

               suo  popolo;  così  medesimamente  due  putti,  che  gli  sono  dietro;  e
               similmente  è  nella  prima  Sibilla  di  sotto  a  lui  verso  la  porta,  nella
               quale volendo esprimere la vecchiezza, oltra che egli aviluppandola di
               panni  ha  voluto  mostrare  che  già  i  sangui  sono  agghiacciati  dal

               tempo,  et  inoltre  nel  leggere,  per  avere  la  vista  già  logora,  li  fa
               accostare il libro alla vista acutissimamente. Sotto a questa figura è
               Ezechiel profeta vecchio, il quale ha una grazia e movenzia bellissima
               et è molto di panni abbigliato, che con una mano tiene un ruotolo di

               profezie,  con  l'altra  sollevata,  voltando  la  testa  mostra  voler  parlar
               cose  alte  e  grandi,  e  dietro  ha  due  putti  che  gli  tengono  i  libri.
               Seguita sotto questi una Sibilla, che fa il contrario di Eritrea sibilla che
               di  sopra  dicemo,  perché  tenendo  il  libro  lontano  cerca  voltare  una

               carta  mentre  ella  con  un  ginocchio  sopra  l'altro  si  ferma  in  sé,
               pensando con gravità quel ch'ella de' scrivere, fin che un putto che gli
               è dietro, soffiando in un stizzon di fuoco gli accende la lucerna. La
               qual  figura  è  di  bellezza  straordinaria  per  l'aria  del  viso  e  per  la

               acconciatura del capo e per lo abbigliamento de' panni, oltra ch'ella
               ha le braccia nude, le quali son come l'altre parti. Fece sotto questa
               Sibilla Ioel profeta, il quale fermatosi sopra di sé ha preso una carta e
               quella  con  ogni  intenzione  et  affetto  legge.  Dove  nell'aspetto  si

               conosce che egli si compiace tanto di quel che e' truova scritto, ch'e'
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