Page 1722 - Giorgio Vasari
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lasciando a due servitori che vendessino tutte le cose di casa ai
giudei e lo seguitassero a Fiorenza dove egli s'era avviato. Et arrivato
a Poggibonzi, luogo sul fiorentino, sicuro si fermò, né andò guari che
cinque corrieri arrivorono con le lettere del Papa per menarlo indietro,
che né per preghi, né per la lettera che gli comandava che tornasse a
Roma sotto pena della sua disgrazia, al che fare non volse intendere
niente: ma i prieghi de' corrieri finalmente lo svolsono a scrivere due
parole in risposta a Sua Santità, che gli perdonassi che non era per
tornare più alla presenzia sua, poiché l'aveva fatto cacciare via come
un tristo, e che la sua fedel servitù non meritava questo, e che si
provedessi altrove di chi lo servissi.
Arrivato Michelagnolo a Fiorenza, attese a finire in tre mesi che vi
stette il cartone della sala grande, che Pier Soderini gonfaloniere
desiderava che lo mettessi in opera. Imperò venne alla Signoria in
quel tempo tre brevi che dovessino rimandare Michelagnolo a Roma;
per il che egli veduto questa furia del Papa, dubitando di lui ebbe,
secondo che si dice, voglia di andarsene in Gostantinopoli a servire il
Turco per mezzo di certi frati di San Francesco, che desiderava averlo
per fare un ponte che passassi da Gostantinopoli a Pera. Pure,
persuaso da Pier Soderini allo andare a trovare il Papa, ancor che non
volessi, come persona publica per assicurarlo con titolo
d'imbasciadore della città, finalmente lo raccomandò al cardinale
Soderini suo fratello, che lo introducessi al Papa, [e] lo inviò a
Bologna dove era già di Roma venuto Sua Santità. Dicesi ancora in
altro modo questa sua partita di Roma: che il Papa si sdegnassi con
Michelagnolo, il quale non voleva lasciar vedere nessuna delle sue
cose, e che avendo sospetto de' suoi dubitando come fu più d'una
volta che vedde quel che faceva travestito a certe occasioni che
Michelagnolo non era in casa o al lavoro, e perché corrompendo una
volta i suo' garzoni con danari per entrare a vedere la cappella di
Sisto suo zio, che gli fé dipignere come si disse poco innanzi, e che
nascostosi Michelagnolo una volta perché egli dubitava del
tradimento de' garzoni, tirò con tavole nell'entrare il Papa in cappella,
che non pensando chi fussi, lo fece tornare fuora a furia. Basta che o
nell'uno modo o nell'altro, egli ebbe sdegno col Papa, e poi paura,