Page 1697 - Giorgio Vasari
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et una di corno onde escano i veri, et i veri sieno coloriti più distinti,
più lucidi e meglio fatti; i falsi, confusi, foschi et imperfetti.
Nell'altro peduccio, tra la facciata da' piè et a man destra, farete
Brinto, dea de' vaticinii et interpretante de' sogni. Di questa non
truovo l'abito, ma la farei ad uso di sibilla, assisa a' piè di quell'olmo
descritto da Virgilio sotto le cui frondi pone infinite imagini,
mostrando che sì come caggiano dalle sue fronde, così gli volino
d'intorno nella forma che avemo loro data, e come si è detto, quale
più chiare, quale più fosche, alcune interrotte, alcune confuse e certe
svanite quasi del tutto per rappresentare con esse i sogni, le visioni,
gli oracoli, le fantasme e le vanità che si veggono dormendo, che fin
di queste cinque sorti par che le faccia Macrobio; et ella stia come in
astratto per interpretarle, e d'intorno abbi genti, che gli offeriscono
panieri pieni di ogni sorte di cose, salvo di pesce. Nel peduccio poi tra
la facciata destra e quella di capo starà convenientemente Arpocrate,
dio del silenzio, perché rappresentandosi nella prima vista a quelli
che entrano dalla porta che viene dal camerone dipinto, avvertirà
gl'intranti che non faccino strepito. La figura di questo è di un giovane
o putto più tosto di colore nero, per essere dio degli Egizii, col dito
alla bocca in atto di comandare che si taccia. Porti in mano un ramo
di persico, e se pare, ghirlanda delle sue foglie. Fingano che nascesse
debile di gambe, e che essendo ucciso, la madre Iside lo resuscitasse,
e per questo altri lo fanno disteso in terra, altri in grembo di essa
madre, con piè congiunti. E per accompagnamento dell'altre figure, io
lo farei pur dritto et appoggiato in qualche modo, o veramente a
sedere come quello dell'illustrissimo cardinale Sant'Agnolo, il quale è
anco alato e tiene un corno di dovizia. Abbia gente intorno che gli
offeriscono, come era solito, primizie di lenticchie et altri legumi e di
persichi sopra detti. Altri facevano per questo medesimo dio una
figura senza faccia, con un cappelletto in testa, con una pelle di lupo
intorno, tutto coperto d'occhi e di orecchi. Fate di questi qual vi pare.
Nell'ultimo peduccio, tra la facciata da capo e la sinistra, sarà ben
locata Angerona, dea della segretezza, che per venire di dentro alla
porta dell'entrata medesima, amonirà quelli che escono di camera a
tener segreto tutto quello che hanno inteso e veduto, come si